Microsoft ha appena rilasciato Office 2013 Service Pack 1 in italiano, corposo pacchetto di aggiornamento che da un lato risolve alcuni bug e dall'altro introduce nuove funzionalità. Debbono scaricare Office 2013 SP1 solamente gli utenti della versione 'desktop' della suite per l'ufficio: chi utilizza Office 365 non dovrà invece prelevare alcunché.
Il primo Service Pack per Office 2013 può essere scaricato dal sito web di Microsoft oppure attraverso Windows Update. Trascorsi 30 giorni dalla data odierna, tutti gli utenti di Office 2013 che non avessero ancora provveduto con l'installazione, riceveranno automaticamente - sempre per mezzo del servizio Windows Update - il pacchetto di aggiornamento.
L'installazione di Office 2013 Service Pack 1 permettere di migliorare la compatibilità con Windows 8.1 ed Internet Explorer 11, offre un supporto ottimizzato per i dispositivi hardware più moderni (in particolare quelli dotati di schermi con un valore di DPI elevato e per i touchpad di precisione), nuove applicazioni per Office ed API per gli sviluppatori e lo strumento 'Power Map' per Excel (strumento per la visualizzazione dei dati in forma tridimensionale attingendo ad informazioni temporali e geografiche).
I link per il download diretto dell'aggiornamento sono i seguenti:
- Service Pack 1 per Microsoft Office 2013 (KB2817430) - versione per sistemi Windows a 32 bit
- Service Pack 1 per Microsoft Office 2013 (KB2817430) - versione per sistemi Windows a 64 bit
I due file, uno destinato ai sistemi Windows a 32 bit, l'altro per quelli a 64 bit, consentono di aggiornare le versioni 2013 di Access, Excel, InfoPath, Lync, OneDrive Business (precedentemente conosciuto come SkyDrive Pro), OneNote, Outlook, PowerPoint, Publisher e Word.
Contestualmente, Microsoft ha rilasciato un Service Pack 1 per Project 2013, Visio 2013, SharePoint Designer 2013, SharePoint Server 2013, Project Server 2013 e Office Web Apps Server 2013.
Il pacchetto SP1 include tutti gli aggiornamenti e le patch di sicurezza pubblicate da Microsoft dal momento del rilascio di Office 2013 sino alla data odierna.
Differenze fra Office 2013 e Office 365
Come abbiamo più volte evidenziato in passato (vedere questi articoli), l'appellativo Office 2013 contraddistingue l'ultima versione della suite per l'ufficio Microsoft che può essere installata su di un solo personal computer.
Il nome Office 365 viene invece utilizzato per riferirsi ai prodotti la cui fruizione è abilitata via 'cloud' e che abbinano strumenti disponibili sulla nuvola.
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Notizie dal web
Scaricare Office 2013 Service Pack 1 in italiano: le novità
Software: PeaZip 5.2.2
PeaZip è un valido software per la compressione di file e cartelle. Disponibile nelle versioni per Windows e per Linux, PeaZip supporta molteplici formati quali 7Z, 7-Zip sfx, ARJ, BZip2, CAB, CHM, CPIO, DEB, GZip, ISO, JAR, LHA, LZH, NSIS, OOo, PAQ, PEA, QUAD, RAR, RPM, split, TAR, Z e ZIP. Il software può produrre file compressi anche nel formato nativo .PEA.
L'interfaccia del programma non segue lo stile della shell di Windows ma appare piuttosto simile a quella di un semplice software di masterizzazioni, proponendo una serie di grandi pulsanti all'interno della barra degli strumenti.
Tra le funzionalità meno comuni tra i programmi della sua categoria, PeaZip integra anche la possibilità di memorizzare informazioni sugli archivi prodotti in modo da velocizzare la procedura di archivazione e l'effettuazione di backup frequenti.
La versione che vi proponiamo è quella destinata a sistemi Windows a 32 bit.
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L'interfaccia del programma non segue lo stile della shell di Windows ma appare piuttosto simile a quella di un semplice software di masterizzazioni, proponendo una serie di grandi pulsanti all'interno della barra degli strumenti.
Tra le funzionalità meno comuni tra i programmi della sua categoria, PeaZip integra anche la possibilità di memorizzare informazioni sugli archivi prodotti in modo da velocizzare la procedura di archivazione e l'effettuazione di backup frequenti.
La versione che vi proponiamo è quella destinata a sistemi Windows a 32 bit.
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Software: Uranium Backup 8.9.0
Uranium Backup è un software estremamente leggero e poco invadente composto da un unico file eseguibile che integra tutte le funzionalità del programma.
Il programma consente di effettuare copie di backup di file e cartelle utilizzando qualunque genere di supporto di memorizzazione. I dati, infatti, possono essere salvati su unità disco locali, hard disk esterni USB o Firewire, server NAS, iOmega REV Drive, risorse di rete condivise, unità 'tape' (DAT, DDS, DLT, AIT, VXA-2, LTO,...).
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Il programma consente di effettuare copie di backup di file e cartelle utilizzando qualunque genere di supporto di memorizzazione. I dati, infatti, possono essere salvati su unità disco locali, hard disk esterni USB o Firewire, server NAS, iOmega REV Drive, risorse di rete condivise, unità 'tape' (DAT, DDS, DLT, AIT, VXA-2, LTO,...).
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Software: Hamachi 2.2.0.170
Hamachi è un software gratuito che non richiede competenze specifiche e che consente di fare in modo che uno o più computer (remoti, per esempio) appaiano come fisicamente collegati alla propria rete locale. Si pensi solo alla comodità di utilizzare, anche da postazioni remote, la condivisione file di Windows in maniera totalmente sicura (le informazioni vengono veicolate su un canale cifrato).
Hamachi è stato inoltre sviluppato con un'architettura aperta: ogni sua caratteristica peculiare è dettagliatamente documentate a beneficio di tutti gli interessati.
Una volta installato, Hamachi - così come gli altri software della sua categoria - aggiungono una nuova interfaccia di rete alla lista di quella già presenti in Windows.
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Hamachi è stato inoltre sviluppato con un'architettura aperta: ogni sua caratteristica peculiare è dettagliatamente documentate a beneficio di tutti gli interessati.
Una volta installato, Hamachi - così come gli altri software della sua categoria - aggiungono una nuova interfaccia di rete alla lista di quella già presenti in Windows.
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Download a 250 Mbps con l'LTE Advanced di Vodafone
Vodafone ha effettuato ieri a Napoli un primo test pubblico della nuova tecnologia 'LTE Advanced'. Si tratta di uno standard per la trasmissione e la ricezione di dati su connessione a banda larga 'mobile'. Mentre LTE (Long Term Evolution) sta iniziando in questi mesi a diffondersi nel nostro Paese (vedere gli articoli pubblicati in queste pagine), già si pensa all'introduzione della tecnologia che ne raccoglierà l'eredità.
L'ITU ('International Telecommunication Union Radiocommunication Sector'), agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa della definizione degli standard utilizzati nelle telecomunicazioni, ha approvato l'LTE Advanced come standard ad inizio 2012 (Approvati gli standard 4G LTE Advanced e WiMax 2.0) ben rimarcando come LTE Advanced possa essere davvero considerata una tecnologia 4G, di quarta generazione.
LTE, infatti, è considerata 4G solamente per scopi di marketing ma non può esserlo dal punto di vista delle specifiche e da quello tecnico: ITU: WiMax e LTE un'evoluzione ma non sono '4G'.
Nei test 'a porte aperte' svoltisi ieri a Napoli, i tecnici di Vodafone hanno dimostrato come utilizzando LTE Advanced si possa arrivare a scaricare un filmato HD da 1 GB in meno di trenta secondi alla fantastica velocità di 250 Mbps.
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L'ITU ('International Telecommunication Union Radiocommunication Sector'), agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa della definizione degli standard utilizzati nelle telecomunicazioni, ha approvato l'LTE Advanced come standard ad inizio 2012 (Approvati gli standard 4G LTE Advanced e WiMax 2.0) ben rimarcando come LTE Advanced possa essere davvero considerata una tecnologia 4G, di quarta generazione.
LTE, infatti, è considerata 4G solamente per scopi di marketing ma non può esserlo dal punto di vista delle specifiche e da quello tecnico: ITU: WiMax e LTE un'evoluzione ma non sono '4G'.
Nei test 'a porte aperte' svoltisi ieri a Napoli, i tecnici di Vodafone hanno dimostrato come utilizzando LTE Advanced si possa arrivare a scaricare un filmato HD da 1 GB in meno di trenta secondi alla fantastica velocità di 250 Mbps.
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Rischi di Bitcoin: tonfo della moneta dopo il crack Mt.Gox
Bitcoin, la crittovaluta nata nel 2009, sta vivendo nelle ultime settimane quello che è da molti considerato come il primo vero periodo di 'crisi'. Oltre alle oscillazioni che la moneta virtuale sta continuando a registrare (si è passati da un controvalore di 20 dollari del gennaio 2013 a picchi oltre i 1.200 dollari a fine anno), Bitcoin sta attraversando un periodo 'nero' dopo la chisura delle operazioni da parte di Mt.Gox, uno dei più famosi servizi di scambio di Bitcoin nelle varie valute (e viceversa).
Stando alle informazioni trapelate in queste ore, Mt.Gox - società che ha sede a Tokyo, in Giappone - sarebbe stato bersaglio di un pesante attacco informatico che avrebbe portato alla sottrazione di migliaia di bitcoin (le stime parlano di 744.000 monete) gestite per conto della clientela di tutto il mondo. Il valore del furto, al cambio, equivarrebbe all'appropriazione indebita - da parte degli aggressori informatici - di una somma superiore ai 400 milioni di dollari, il 6% del mercato Bitcoin.
Un primo indizio che qualcosa stesse per accadere fu la decisione del numero uno di Mt.Gox, Mark Karpeles, di denunciare una falla presente nel sistema bloccando il ritiro dei fondi da parte della clientela.
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Stando alle informazioni trapelate in queste ore, Mt.Gox - società che ha sede a Tokyo, in Giappone - sarebbe stato bersaglio di un pesante attacco informatico che avrebbe portato alla sottrazione di migliaia di bitcoin (le stime parlano di 744.000 monete) gestite per conto della clientela di tutto il mondo. Il valore del furto, al cambio, equivarrebbe all'appropriazione indebita - da parte degli aggressori informatici - di una somma superiore ai 400 milioni di dollari, il 6% del mercato Bitcoin.
Un primo indizio che qualcosa stesse per accadere fu la decisione del numero uno di Mt.Gox, Mark Karpeles, di denunciare una falla presente nel sistema bloccando il ritiro dei fondi da parte della clientela.
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Software: VirtualBox 4.3.8
Il tema della virtualizzazione è sempre più caldo ed attuale. VirtualBox si propone come una soluzione che guarda con interesse al mondo dell'impresa pur presentandosi come software utilizzabile in ufficio od in ambiente 'home'.
Il codice sorgente del software, oggi sviluppato da Oracle ed in precedenza dall'acquisita Sun Microsystems (che aveva a sua volta acquisito, nel febbraio 2008, InnoTek - software house tedesca produttrice di VirtualBox), viene distribuito sotto licenza GPLv2 ('GNU Public License'; ved.
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Il codice sorgente del software, oggi sviluppato da Oracle ed in precedenza dall'acquisita Sun Microsystems (che aveva a sua volta acquisito, nel febbraio 2008, InnoTek - software house tedesca produttrice di VirtualBox), viene distribuito sotto licenza GPLv2 ('GNU Public License'; ved.
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Telegram festeggia l'esodo degli utenti da WhatsApp
È iniziato l'esodo degli utenti da WhatsApp. Dopo l'acquisizione di Facebook, complice anche un problema di qualche ora che domenica scorsa ha impedito l'utilizzo del client di messaggistica per i dispositivi mobili, gli utenti di WhatsApp hanno cominciato a guardare alle alternative.
L'app più 'gettonata', almeno negli ultimi giorni, sta divenendo Telegram. Compatibile con i dispositivi a cuore Apple iOS ed Android, Telegram sta raccogliendo il favore degli utenti soprattutto per una peculiarità che distingue l'app da altre soluzioni concorrenti: l'aspetto legato alla sicurezza delle conversazioni.
Rispetto a WhatsApp, infatti, Telegram utilizza standard di sicurezza migliori con la possibilità, eventualmente, di autodistruggere i messaggi che si inviano.
Di recente, infatti, WhatsApp è stato oggetto di approfondite analisi da parte di crittografi ed esperti di sicurezza (Whatsapp, possibile intercettare e spiare i messaggi) che ne hanno messo a nudo alcune 'debolezze'.
Anche gli sviluppatori di Telegram, comunque, hanno ideato un protocollo (MTProto) che è stato fatto derivare da altri protocolli crittografici.
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L'app più 'gettonata', almeno negli ultimi giorni, sta divenendo Telegram. Compatibile con i dispositivi a cuore Apple iOS ed Android, Telegram sta raccogliendo il favore degli utenti soprattutto per una peculiarità che distingue l'app da altre soluzioni concorrenti: l'aspetto legato alla sicurezza delle conversazioni.
Rispetto a WhatsApp, infatti, Telegram utilizza standard di sicurezza migliori con la possibilità, eventualmente, di autodistruggere i messaggi che si inviano.
Di recente, infatti, WhatsApp è stato oggetto di approfondite analisi da parte di crittografi ed esperti di sicurezza (Whatsapp, possibile intercettare e spiare i messaggi) che ne hanno messo a nudo alcune 'debolezze'.
Anche gli sviluppatori di Telegram, comunque, hanno ideato un protocollo (MTProto) che è stato fatto derivare da altri protocolli crittografici.
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