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Notizie dal web

Software: AOMEI Backupper Standard 2.2

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AOMEI Backupper è uno dei migliori software in circolazione che permettono di creare l'immagine del disco fisso ed effettuare il backup dei dati in esso memorizzati.

Pur trattandosi, nella versione Standard , di un programma gratuito, AOMEI Backupper contiene un insieme di funzionalità uniche.

Il software, infatti, consente di creare un backup del sistema nella sua completezza, di singole unità disco o partizioni, di cartelle e file specifici.
Con il preciso obiettivo di ridurre le dimensioni degli archivi ed il tempo necessario per concludere l'operazione, AOMEI Backupper supporta backup incrementali e differenziali.

Tra le funzionalità più utili quella che permette di esplorare il contenuto di un'immagine del disco fisso senza doverla interamente ripristinare.
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Software: Skype 7.0.59.102

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Download Skype in italiano

Skype è probabilmente il software VoIP più conosciuto che permette di 'telefonare via Internet' parlando direttamente con conoscenti, amici e colleghi dotati dello stesso programma.
Non solo. L'applicazione permette di effettuare videoconferenze, anche di gruppo, gestendo automaticamente i vari flussi video.

Skype utilizza la tecnologia P2P (peer-to-peer) non - questa volta - per condividere file bensì per 'chiacchierare' liberamente così come se si fosse al telefono.

Le chiamate fra gli utenti di Skype sono gratuite ed illimitate, anche quando effettuate tra sistemi desktop/notebook e dispositivi mobili.
A pagamento sono invece le chiamate effettuabili (previa ricarica del proprio account) da Skype verso numerazioni fisse e mobili di tutto il mondo.
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Bloccare esecuzione di programmi in Windows

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Tutte le versioni di Windows integrano un meccanismo detto Software Restriction Policies (SRP) che consente di bloccare l'esecuzione dei programmi. Impostando apposite restrizioni, si può fare in modo che l'esecuzione dei programmi non sia possibile, ad esempio, a partire da alcune cartelle specifiche.

L'utilizzo della funzionalità SRP di Windows consente di proteggere il sistema evitando di eseguire, anche inavvertitamente, virus e malware.
Alcuni malware, infatti, vengono eseguiti a partire da file compressi o avviati aprendo direttamente l'allegato ad un messaggio di posta elettronica.
Quando si avvia un file eseguibile dall'interno di un archivio Zip, ad esempio, questo viene caricato partendo da una sottocartella della directory %temp% di Windows. Bloccando il caricamento dei file eseguibili dalla cartella Temp di Windows, si può automaticamente scongiurare l'esecuzione di elementi potenzialmente dannosi.

Come bloccare l'esecuzione di programmi in Windows

Sebbene il funzionamento di SRP poggi sull'impostazione di apposite policy di gruppo, intervenendo direttamente sulla configurazione del registro di Windows (nelle edizioni meno costose di Windows la finestra per la gestione delle policy di gruppo non è presente), è possibile bloccare l'esecuzione dei programmi in Windows.

Alcuni dei ransomware più pericolosi (vedere Infezione da Cryptolocker e CryptoWall: dati in pericolo; Cryptolocker e CryptoWall: Italia sotto attacco), una volta insediatisi sul sistema dell'utente, vengono caricati a partire dalle cartelle di sistema %appdata% e %localappdata%.

Ecco perché, quindi, un'ottima mossa potrebbe essere quella di bloccare l'avvio di qualsiasi eseguibile dalla cartella %appdata% così come da %localappdata%, %programdata% ed %userprofile%.
Da queste cartelle (a cui ci siamo riferiti utilizzando la corrispondente variabile d'ambiente Windows: Breve guida all'uso delle variabili d'ambiente in Windows) non dovrebbe essere mai necessario, di norma, caricare un file eseguibile.
Quando ciò accade, il programma merita di essere bloccato ed analizzato con attenzione.

Oltre a bloccare l'esecuzione di programmi da cartelle specifiche, può rivelarsi un'ottima idea anche quella di impedire il caricamento di quei file che hanno una doppia estensione.
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Software: Malwarebytes Anti-Exploit 1.05.1.1016

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Download di Malwarebytes Anti-Exploit - programma per rilevare e bloccare attacchi che sfruttano vulnerabilità software

Con il termine 'zero day' (o '0-day') vengono comunemente definiti gli attacchi informatici che hanno inizio 'nel giorno zero' ossia dal momento in cui è scoperta una falla di sicurezza in un programma specifico.

Malwarebytes Anti-Exploit è un'applicazione gratuita che rileva eventuali tentativi di sfruttare vulnerabilità non sanate presenti nei software che si utilizzano.

Partendo dal presupposto che i browser web sono sicuramente i programmi più esposti ad attacchi 0-day e per i quali in Rete sono disponibili centinaia di codici exploit, Malwarebytes Anti-Exploit si occupa di bloccare qualunque aggressione offrendo una protezione continua per tutti i browser disponibili sul mercato (Internet Explorer, Firefox, Chrome, Opera) così come per i rispettivi componenti e plugin quali Java, Adobe Reader, Flash e Shockwave.

Per verificare quali programmi, di uso comune, Malwarebytes Anti-Exploit è capace di proteggere e tenere costantemente sotto controllo, suggeriamo di accedere alla cartella Shields.

- Maggiori informazioni sull'utilizzo di Malwarebytes Anti-Exploit sono pubblicate nel nostro articolo Proteggersi dai nuovi malware e dagli attacchi con Anti-Exploit..
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Software: ISOBuster 3.5

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ISOBuster è un programma che permette, in primo luogo, di leggere il contenuto di CD ROM che, ad esempio, non sono accessibili mediante Windows. E' il caso quindi dei CD ROM rovinati o di quelli resi inaccessibili in fase di masterizzazione.
Ciò è possibile grazie all'abilità, da parte di ISOBuster, di colloquiare direttamente con l'hardware, senza la necessità di 'far perno' sul sistema operativo Windows.
Il programma è in grado di estrarre il contenuto di qualunque tipo di CD (compresi CD-i, VCD, SVCD, CD-ROM, CD-ROM XA, DVD e DVCD).
Il programma è costituito da una semplice interfaccia in stile Gestione Risorse.
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Cryptolocker e CryptoWall: Italia sotto attacco

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Lo avevamo già fatto presente alcuni giorni fa in seguito alle tante segnalazioni ricevute: l'Italia è sotto attacco ransomware. Utenti privati così come studi professionali, piccole e medie imprese, grandi aziende, pubblica amministrazione hanno visto comparire un messaggio che di fatto informa circa la richiesta di un riscatto. 'I tuoi file personali sono criptati', 'I tuoi file personali sono cifrati', 'I tuoi dati personali sono crittografati', 'Your personal files are encrypted', sono i messaggi che possono comparire.

È l'effetto di un'infezione da ransomware, malware che infettano il personal computer e prendono in ostaggio l'intero sistema o gruppi di file (ransom in inglese significa 'riscatto').

I criminali informatici che hanno sviluppato Cryptolocker e CryptoWall chiedono il versamento di una somma a titolo di riscatto

Nelle ultime settimane, in Italia si stanno diffondendo alcune varianti dei noti ransomware Cryptolocker e CryptoWall.
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KB3004394 causa problemi su Windows 7 e Server 2008 R2

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Le 'patch' per Windows e le varie applicazioni debbono essere sempre installate. Esse consentono infatti di difendersi da quelle tipologie di attacco che sfruttano le vulnerabilità via a via scoperte per aggredire il sistema dell'utente.

Uno dei consigli migliori, però, è fare in modo che Windows segnali sì la disponibilità di nuovi aggiornamenti ma eviti di installarli in maniera automatica. Negli ultimi mesi si stanno ripetendo, con sempre maggior frequenza, situazioni in cui gli aggiornamenti rilasciati dai tecnici Microsoft contengono alcuni bug. Il risultato è che, talvolta, dopo l'installazione degli updates, il sistema potrebbe improvvisamente evidenziare problematiche mai riscontrate in precedenza.

KB3004394: malfunzionamenti di UAC, blocco delle funzionalità di Windows Update, di Windows Defender, del Visualizzatore eventi di Windows...

Questo mese c'è una patch (KB3004394) che sta causando non pochi problemi agli utenti di Windows 7 e di Windows Server 2008 R2.

L'aggiornamento KB3004394, rilasciato in occasione del patch day di dicembre, ma non citato fra i bollettini pubblicati dal colosso di Redmond, si occupa di aggiornare l'elenco delle autorità di certificazione root (CA root) in Windows così da consentire al sistema operativo una gestione ottimale dei certificati digitali (I certificati digitali e gli attacchi subiti dalle autorità di certificazione: l'accaduto e le difese da porre in campo).

Sui sistemi Windows 7 e Windows Server 2008 R2, l'aggiornamento KB3004394 sta però causando non pochi problemi: dopo la sua installazione, infatti, la funzionalità Windows Update non funziona più, tutti gli strumenti della MMC (Microsoft Management Console) di Windows - tra cui anche il Visualizzatore eventi - presentano un comportamento anomalo, Windows Defender non viene più avviato correttamente, si presentano finestre di dialogo UAC in contesti in cui non dovrebbero comparire, VirtualBox cessa di operare.

Microsoft ha ufficialmente confermato il problema: la patch KB3004394 è stata temporaneamente ritirata ed i tecnici del colosso di Redmond invitano gli utenti di Windows 7 e di Windows Server 2008 R2 che avessero già applicato l'aggiornamento a disinstallarlo.
La disinstallazione dell'update KB3004394 consente infatti di risolvere tutti i problemi evidenziatisi in queste ore.

Sugli altri sistemi (Windows 8, Windows RT, Windows Server 2012, Windows Server 2012 R2, Windows RT 8.1 e Windows 8.1), Microsoft suggerisce di installare comunque l'aggiornamento dal momento che non sono noti comportamenti anomali.

Windows Update: installare sempre gli aggiornamenti in maniera manuale

Il nostro suggerimento è quello di installare gli aggiornamenti per i vari sistemi operativi utilizzando un approccio manuale.
Dal Pannello di controllo di Windows, è bene accedere a Windows Update, fare clic su Cambia impostazioni quindi scegliere la voce Verifica la disponibilità di aggiornamenti ma consenti all'utente di scegliere se scaricarli e installarli.
In questo modo si eviterà che gli update vengano immediatamente ed automaticamente installati.
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Come sostituire hard disk di un notebook con un SSD

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Le unità SSD (solid state drive o 'dischi a stato solido') non hanno certo bisogno di presentazioni. Sostituire un hard disk tradizionale con un SSD significa ridare nuova vita ad un computer che comincia a sentire il peso degli anni.
Un computer portatile è di solito molto più difficoltoso da aggiornare rispetto ad un normale PC desktop. Sostituire l'hard disk di un notebook con un SSD è però un'operazione di 'upgrade' tra le più semplici da effettuare: basta un semplice cacciavite, un adattatore, un software di disk imaging ed un po´ di tempo a disposizione.

Scegliere il giusto SSD

Il primo aspetto da verificare prima di acquistare un SSD che funga da rimpiazzo per l'hard disk magnetomeccanico installato nel notebook, consiste nel controllare il corretto fattore di forma.

La stragrande maggioranza dei notebook accolgono drive da 2,5 pollici mentre gli ultrabook utilizzando generalmente unità di dimensioni ancor più ridotte, pari a 1,8 pollici.
Le stesse unità da 2,5 pollici possono essere caratterizzate da un diverso spessore: 7 o 9,5 millimetri ed utilizzare interfacce differenti (SATA o IDE, soprattutto nei portatili antecedenti al 2008).

Il nostro consiglio è quello di collegarvi con il sito di Crucial e fare riferimento allo strumento Crucial Advisor.

Selezionando dall'apposito menù a tendina il produttore del portatile, la serie ed il modello, Crucial visualizzerà i componenti hardware che possono essere utilizzati in sostituzione di quelli installati sul notebook.
Cliccando su uno degli SSD compatibili in elenco quindi su Visualizza tutti i dettagli del prodotto, si potranno conoscere tutte le specifiche dell'unità che può essere usata in sostituzione dell'hard disk tradizionale.

Il tool di Crucial mostra il fattore di forma, lo spessore e l'interfaccia dell'SSD installabile sul notebook indicato.

In alternativa Crucial mette a disposizione anche un software (Scansione sistema Crucial) che, eseguito sul sistema, consente di rilevare i componenti hardware presenti e, di conseguenza, tutte le rispettive specifiche.

In ogni caso, è comunque consigliabile, prima di procedere con l'ordinazione del nuovo SSD, spegnere il notebook, togliere la batteria, individuare lo 'sportellino' sul retro del portatile che dovrebbe nascondere l'hard disk (ci si può aiutare con le icone stampate sui vari elementi rimovibili), munirsi di un semplice cacciavite, rimuovere le viti che bloccano lo 'sportellino' e sollevare l'hard disk attualmente montato sul sistema.

La rimozione del disco avviene facendolo scorrere in direzione opposta ai contatti e facendo quindi delicatamente leva sulla linguetta plastica (tirando verso l'alto).

Esaminandone le fattezze (eventualmente aiutandosi anche con le informazioni stampate sull'etichetta), si potrà verificare fattore di forma, spessore ed interfaccia.

Occorrente per sostituire un hard disk con un SSD in un notebook

1) Ovviamente, una nuova unità SSD.
A titolo esemplificativo un SSD Samsung 840 EVO da 256 GB costa su Amazon circa 100 euro.
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