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Notizie dal web

.NET diventa multipiattaforma insieme con VS Code

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All'apertura dei battenti della Build Conference 2015, evento organizzato da Microsoft e principalmente rivolto agli sviluppatori, i tecnici del colosso di Redmond hanno già pronte le prime novità.

La società ha rilasciato un'anteprima di .NET Core, versione cross-platform del framework .NET capace di funzionare su piattaforme differenti rispetto a Windows. L'idea è ancora una volta quella di richiamare l'interesse di nuovi sviluppatori, solitamente abituati a programmare su altre piattaforme.
Grazie a .NET Core, le applicazioni sviluppate per sistemi Windows potranno funzionare egualmente anche su Linux e Mac OS X.

Con .NET Core Microsoft ha voluto scrollarsi di dosso la nomea che sino ad oggi ha collegato l'azienda si software proprietari. Le versioni per Linux e Mac OS X di .NET Core, infatti, sono opensource e chiunque può quindi accedere al codice sorgente.
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eCall: che cos'è e come funziona. Un obbligo dal 2018

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Dopo un dibattito durato anni, l'Unione Europea ha approvato l'adozione del sistema eCall su tutte le autovetture di nuova produzione.
Si tratta di un sistema che, in caso di incidente, provvede ad allertare automaticamente le forze di polizia (112) trasmettendo informazioni sulla tipologia del veicolo, un suo identificativo, la sua posizione geografica, orario dell'incidente, numero dei passeggeri e combustibile utilizzato.
Tutti gli autoveicoli che saranno commercializzati a partire dal 31 marzo 2018 dovranno montare obbligatoriamente il dispositivo eCall. Tale strumento dovrà essere installato su tutte le nuove vetture a cura e spese della casa madre (dovrebbe costare all'incirca un centinaio di euro).


I proprietari di veicoli immatricolati prima del 31 marzo 2018, invece, non saranno tenuti ad installare eCall né nessun altro dispositivo similare.

Utilizzando i dati forniti da eCall, le centrali operative del 112 faranno immediatamente intervenire una pattuglia sul posto e simultaneamente invieranno la richiesta di pronto soccorso medico.

eCall e la privacy

Gli organi regolatori europei tengono a precisare che eCall non traccerà in alcun modo gli automobilisti.
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Editing video: modificare video con Shotcut

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Se state cercando una valida applicazione per modificare video che possa proporsi come valida alternativa rispetto a 'mostri sacri' quali Adobe Premiere o Sony Vegas Pro, Shotcut è senza dubbio un'ottima scelta.

Shotcut, infatti, permette di effettuare l'editing video di qualunque contenuto avvalendosi di funzionalità generalmente presenti solo nei software commerciali.
Distribuito sotto licenza GNU GPLv3, quindi come software libero (ne è pubblicamente disponibile anche il codice sorgente), Shotcut è capace di lavorare allo stesso modo su più piattaforme, completamente differenti l'una dall'altra: Windows, Linux, Mac OS X.

L'unico requisito software per utilizzare Shotcut in ambiente Windows è la possibilità di utilizzare le librerie OpenGL 2.0 o versioni successive. Consigliamo poi l'utilizzo di un sistema equipaggiato con almeno 4 GB di memoria RAM.

Una delle principali caratteristiche di Shotcut è che per modificare i video non è necessaria un'attività di importazione: il programma supporta ciò l'editing video nativo, con la possibilità, quindi, di intervenire direttamente sugli originali.
Grazie all'impiego di FFmpeg, Shotcut può gestire un vastissimo numero di formati audio/video e di codec (l'elenco completo è riportato a questo indirizzo).
Per la maggior parte dei formati, inoltre, Shotcut consente di individuare l'esatto frame sul quale lavorare.

Il programma è in grado di creare video con una risoluzione massima 1080p e, ben organizzati in un'interfaccia che – di primo acchito – sembra molto semplice, ma che in realtà nasconde fra le sue pieghe una vasta schiera di effetti e filtri.

Al primo avvio, infatti, l'interfaccia di Shotcut espone solamente gli elementi essenziali.
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Scegliere la migliore tariffa con WalletSaver

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Ha appena ottenuto il beneplacito di Altroconsumo, nota associazione per la tutela e difesa dei consumatori, l'applicazione WalletSaver che aiuta gli utenti a scegliere la migliore tariffa per il cellulare a seconda delle abitudini di utilizzo.
WalletSaver, app tutta italiana, resta in esecuzione sul dispositivo mobile (Android od Apple iOS) e valuta le abitudini dell'utente per un certo periodo di tempo.


Gli algoritmi di WalletSaver prendono in considerazione diversi aspetti quali tipologia e durata di tutte le chiamate in uscita, messaggi inviati, traffico Internet, qualità della connessione di rete (2G, 3G o LTE/4G; vedere Cosa significano le icone GPRS, E, 3G, H, H+, LTE sugli smartphone), dell'operatore telefonico utilizzato dai numeri chiamati (nella versione Android gli 8 numeri più chiamati, nella versione iOS tutti i numeri chiamati dopo il download) nonché la geolocalizzazione delle chiamate in uscita (per l'analisi della copertura degli operatori).

Studiate le modalità con cui l'utente utilizza il suo smartphone, WalletSaver è in grado di proporre la migliore tariffa per cellulare esaminando l'attuale e più aggiornata offerta dei vari operatori di telefonia mobile italiani.

WalletSaver, quindi, è capace di indicare i migliori piani tariffari svolgendo un'efficace analisi statistica sulle abitudini dell'utente nell'utilizzo del suo smartphone.

I dettagli sul funzionamento di WalletSaver sono pubblicati in questa pagina mentre qui ci sono le risposte ad alcune domande frequenti.
È comunque interessante evidenziare che l'applicazione non si limita a fornire un suggerimento sulla migliore tariffa per cellulare ma rivela anche qual è l'operatore con la migliore copertura nei luoghi in cui lo smartphone viene abitualmente adoperato.

WalletSaver per Android è scaricabile gratuitamente da questa pagina mentre al versione per Apple iOS da qui..
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Software: Tor Browser 4.5

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Tutte le operazioni che si compiono online lasciano tracce in molti punti: i provider Internet sono obbligati a conservare i log degli accessi per un periodo non inferiore a due anni, i server web che ospitano i siti visitati tengono anch'essi traccia dei client via a via connessi, per non parlare di ciò che accade tra l'origine e la destinazione dei pacchetti dati.
Ecco che entra in gioco Tor, un sistema di comunicazione che protegge gli utenti dall'analisi del traffico attraverso l'impiego di un network di onion router gestiti da volontari.
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Download di Windows 10 ultima versione: creare un file ISO a partire da ESD

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Microsoft sta apportando notevoli cambiamenti al meccanismo di aggiornamento di Windows. Nell'articolo Aggiornare Windows 7 a Windows 10 con Windows Update abbiamo visto che, per la prima volta, le precedenti versioni del sistema operativo (Windows 7 e Windows 8.1) saranno direttamente aggiornabili a Windows 10 utilizzando Windows Update.

I tecnici del colosso di Redmond hanno infatti apportato numerosi cambiamenti al funzionamento di Windows Update che si riflettono anche nella modalità di distribuzione degli aggiornamenti di Windows 10 Technical Preview.

Il download di Windows 10 in formato ISO non è infatti possibile nella versione più recente: nelle pagine del programma Windows Insider, infatti, la versione di Windows 10 più recente è a tutt'oggi la build 9926.

Aggiornamento del 30 aprile 2015.
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Windows 10 permetterà di eseguire app Android?

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Per il momento si tratta ancora di voci di corridoio ma Microsoft potrebbe essere in procinto di annunciare il supporto delle app Android da parte di Windows 10. La novità potrebbe essere presentata nel corso della Build Conference di quest'anno, che aprirà i battenti proprio domani.
La tempistica scelta, comunque, fa riflettere perché la possibilità di eseguire app Android in Windows verrebbe presentata nel momento in cui Microsoft sta investendo moltissimo sul concetto di 'universal apps': Sviluppare universal apps per Windows 10: gli strumenti.

L'utilizzo di app Android in Windows, sempre che l'indiscrezione venga confermata, sarà possibile senza l'installazione di emulatori o software per la virtualizzazione.
Mentre Google sta da tempo gettando le basi per rendere il browser Chrome capace di eseguire qualunque app Android e, quindi, per fare in modo che le applicazioni sviluppate per il sistema operativo del robottino verde funzionino in egual modo su qualsiasi piattaforma (non soltanto Windows ma anche Mac OS X e Linux; vedere Eseguire app Android su Chrome con ARC Welder), Microsoft sembra voler rendere Windows 10 sistema capace di attirare i programmatori provenienti da mondi, fino a qualche tempo fa, molto lontani.

Microsoft potrebbe anche lanciare uno store alternativo per le app Android, un po´ come ha fatto per esempio Amazon.

Ne sapremo di più nei prossimi giorni.
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Software: Google Chrome 42.0.2311.135

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Con Chrome, Google aggiunge un nuovo importante elemento nel suo sempre più vasto portafoglio di servizi gratuiti. Nato come motore di ricerca, Google integra oggi decine di funzionalità rivolte ad una moltitudine di figure professionali.
Gli sviluppatori della società con sede a Mountain View, in California, hanno spiegato di aver messo a punto un nuovo browser, partendo da zero, ma ispirandosi alle migliori soluzioni già presenti sul mercato. In Google l’idea era quella di concepire un prodotto che non si proponesse come un semplice strumento per la navigazione in Rete ma una piattaforma in grado di andare a braccetto con le più moderne applicazioni Web.
Si tratta di un aspetto di fondamentale importanza proprio per Google che poggia sulle applicazioni online come Docs, Gmail, Analytics, Adsense e così via il proprio business.

Gli sviluppatori di Chrome hanno voluto fare in modo, inoltre, che il 'funzionamento' delle pagine e quindi delle eventuali applicazioni Internet caricate in una scheda non influisca sul comportamento delle altre Tab.
L’obiettivo consiste nell’evitare che un’anomalia in una scheda possa minare la stabilità dell’intero browser.
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