
Che Oracle avesse intenzione di giocare le proprie carte su OpenOffice era parso chiaro, soprattutto dopo il netto rifiuto opposto alla community open source che aveva chiesto di prendere in gestione le sorti e lo sviluppo della suite di produttività un tempo nel portafoglio di Sun Microsystems.
La carta che la società guidata da Larry Ellison ha deciso di giocare è quella della competizione diretta con i due big player delle applicazioni online: Google, con Google Docs, e Microsoft con Docs.com e Office 365.
La proposta di Oracle, molto semplicemente, si chiama Oracle Cloud Office ed è una suite di produttività web based, nella quale sono integrati word processing, foglio di calcolo, presentation, database, e software di disegno.
Un bel salto per un manager come Ellison, in genere piuttosto tiepido con tutto il mondo cloud, tanto che gli analisti si interrogano se questa mossa vada letta come un tentativo di disturbo indirizzato specificamente a Microsoft, oppure come l'inizio di una vera e propria linea di business, giustificata, questo sì, da previsioni di mercato che ascrivono al comparto del software per ufficio cloud based un possibile salto dai 3,3 miliardi di dollari del 2009 ai 17 miliardi del 2016.
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