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Visual Studio TV Italiano su Channel 9

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Channel 9 sta raggiungendo dimensioni ragguardevoli in quanto a numeri di video collezionati, e potrebbe non essere facile seguire tutti i media introdotti.
Per questo volevo segnalarvi la presenza di una “series” specifica su Visual Studio in italiano a questo link:
https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA

Il taglio dei video presenti in questa series è molto pratico, veloce e interamente dedicato alle nuove feature del VS2013.

Alcuni esempi:

Testing Windows Store Applications: https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA/Testing-Windows-Store-Applications-ITA

Go To Code From Production: https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA/Go-To-Code-From-Production-ITA

Peek Definition: https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA/Peek-Definition-ITA

Managed Memory Analysis: https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA/Managed-Memory-Analysis-ITA

CodeLens: https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA/CodeLens-ITA

Cloud Load Testing: https://channel9.msdn.com/Series/Visual-Studio-2012-Premium-and-Ultimate-Overview-ITA/Cloud-Load-Testing-ITA


Buona visione!


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Guest Post: ASP.NET MVC 5 e Bootstrap 3

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Questo post è stato scritto da Andrea Dottor

L’uscita di ASP.NET MVC 5 ha portato grandi novità, una tra queste è l’introduzione di Bootstrap all’interno dei template di progetto in Visual Studio 2013.

Bootstrap è uno trai i più popolari framework per lo sviluppo di interfacce web, ed è stato creato da Twitter. Bootstrap mette a disposizione degli sviluppatori tutta una serie di stili e funzionalità (pronte all’uso) che velocizzano notevolmente la fase di sviluppo, permettendo di avere in poco tempo un’interfaccia graficamente molto gradevole che sfrutta a pieno CSS3 e il responsive design.

Responsive design

Una funzionalità che otteniamo a gratis realizzando la nostra applicazione dal template di progetto di Visual Studio 2013 è la capacità della nostra applicazione di adattarsi in modo automatico alla dimensione del browser ottimizzandone il layout, ed il tutto grazie all’utilizzo che Bootstrap fa delle media-query di CSS3.

Ecco come appare un’applicazione ASP.NET MVC appena creata: l’elemento più evidente che viene modificato in base alla larghezza della pagina è il menu. Come si può notare dall’immagine, il menu è completamente visibile e con gli item disposti in orizzontale.  
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Ridimensionando la pagina (modificando la larghezza della finestra del browser o navigando da un dispositivo mobile) l’aspetto del menu viene modificato, e si può notare che le voci del menu ora sono nascoste e saranno rese visibili al click sull’apposita icona (posta in alto a destra), come da immagine seguente.
Il menu in questo caso ha gli elementi disposti in verticale, rendendo così il layout ottimizzato per tutti gli utenti che staranno navigando da dispositivi mobile.

Capture2

Come personalizzare l’applicazione?

L’applicazione così creata è facilmente personalizzabile utilizzando un qualsiasi tema di Bootstrap. Esistono siti come http://bootswatch.com/ e http://wrapbootstrap.com/ che permettono il download di temi completi.

Per modificare l’aspetto dell’applicazione sarà sufficiente sostituire i file boostrap.css e boostrap.min.css appena scaricati, sostituendoli a quelli presenti nella cartella Content. Nel caso volessimo mantenere i CSS originali, possiamo rinominare i file con il nuovo tema in bootstrap.nometema.css e bootstrap.nometema.min.css, copiarli nella cartella Content ed infine andare a modificare il file BundleConfig.cs (presente nella cartella AppStart) sostituendo “boostrap.css” con il nome del file css che vogliamo applicare.
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Nessuno però ci vieta di modificare a mano gli stili di Bootstrap. In questo caso vi consiglio di visitare la pagina http://getbootstrap.com/customize/ in quanto permette (grazie all’uso di less.css) di creare in modo facilitato un proprio tema e di scegliere quali funzionalità inserire al suo interno, permettendo così di poter ridurre il peso dei file.

Uso di Bootstrap in un’applicazione ASP.NET MVC

Essendo Bootstrap una libreria basata su apposite classi css, per poterlo utilizzare al meglio si dovrà andar a specificare una o più classi css negli elementi delle View a seconda dell’aspetto e comportamento che vorremmo avere.

Per personalizzare un link e far si che questo acquisisca il classico aspetto dei pulsanti di Bootstrap sarà necessario decorarlo con le classi “btn btn-default”.
Utilizzando l’helper ActionLink ci si dovrà ricordare di utilizzare l’override che offre la possibilità di specificare gli attributi html (http://msdn.microsoft.com/en-us/library/dd492124(v=vs.118).aspx ) come da esempio seguente:

@Html.ActionLink("Home", "Index", "Home", null, new { @class = "btn btn-default"})

La stessa metodologia va utilizzata anche per gli altri helper.
es: http://msdn.microsoft.com/en-us/library/hh833699(v=vs.118).aspx e http://msdn.microsoft.com/en-us/library/hh833699(v=vs.118).aspx

<div class="form-group">

@Html.LabelFor(m => m.UserName, new { @class = "col-md-2 control-label" })

<div class="col-md-10">

@Html.TextBoxFor(m => m.UserName, new { @class = "form-control" })

</div>

</div>

Essendo la keyword ‘class’ riservata, per poterla specificare come attributo html è necessario inserire il carattere ‘@’ come prefisso.

Per conoscere tutte le classi css messe a disposizione da Bootstrap vi rimando alla documentazione ufficiale su http://getbootstrap.com/css/ .

Vuoi approfondire le potenzialità di ASP.NET MVC?

Se vuoi approfondire le possibilità che offre ASP.NET MVC  la community XeDotNet ospita un meeting Venerdì 31 Gennaio
http://www.xedotnet.org/Home/Meeting/20140131 dal nome “The future of the web”.


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ALM@Work 2014 a Roma, venerdì 17 Gennaio

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Se ti interessi di sviluppo in team o in generale di Application Lifecycle Management, non puoi mancare all’evento gratuito ALM@Work 2014 che si terrà nella sede Microsoft a Roma il prossimo ven 17 Gennaio 2013.
L’evento è aperto a developer,& tester, developer leader e CTO di aziende e/o development shop di tutte le dimensioni. Una giornata full immersion dedicata al mondo di Team Foundation Server e Visual Studio.
Io sarò ospite della community con una sessione sui temi DevOps, in particolar modo parlerò di Release Management.
Qui l’agenda, e qui l’iscrizione
…non mancate!


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Prossimi DevCamp su Windows Azure, Windows Phone e Windows 8.x

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Vuoi scoprire come sfruttare al meglio la cloud per i tuoi progetti (anche per quelli più critici per il tuo business) o come backend per le tue app?

Vuoi sviluppare per la piattaforma mobile che sta crescendo di più in tutto il mondo e che ormai è al secondo posto in Italia per la vendita di nuovi device?

Vuoi creare app che funzionano con touch, tastiera, mouse, penna e joypad per PC, notebook, ibridi e tablet?

Vieni al DevCamp nella tua città!

Hai colleghi o amici che sviluppano su tecnologie concorrenti? Fagli scoprire come Azure può far girare progetti non solo in .NET, ma anche in Java, nodeJS, Python, etc…

Se invece sviluppano per iOS, Android o Blackberry è molto facile migrare le app su Windows Phone e Windows 8, aumentando i potenziali utenti e i guadagni!

Al momento ci sono le date di Catania di settimana prossima, con una due giorni teorica e pratica, e poi Milano, Roma, Torino, Napoli, mentre a breve ci saranno anche Ancona, Bologna, etc…

Per scoprire la data della tua città clicca qui. Ti invitiamo a segnarti il link, che verrà aggiornato periodicamente!


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E’ disponibile per il download Visual Studio 2013 RTM

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Visual Studio 2013 e il .NET 4.5.1 e il Team Foundation Server 2013 sono disponibili per il download.
Gli abbonati MSDN possono scaricare i bit dall’area dedicata in MSDN Subscriber Downloads.

CodeLens

La lista delle funzionalità introdotte tocca tantissimi campi:
dalle innovazioni per migliorare la produttività degli sviluppatori alla creazione di App aziendali moderne per Office 365, dalle innovazioni di debug e ottimizzazione alle funzionalità di Application Lifecycle Management estese.

Ad esempio:
Peek Definition
Office 365 Cloud Business Apps
Workitem Charting
Web-based Test Case Management
Team Room
Agile Portfolio Management
Release Management
Supporto Coded UI Testing per XAML Windows Store 8.1 Apps
CodeLens
Intellitrace Performance Indicators
Memory Dump Analyzer
Cloud-based load testing   

…per citarne solo alcune.

Le attività per il Lancio inizieranno il 13 Novembre con l’evento mondiale trasmesso in streaming, mentre il 19 novembre ti potrai collegare e seguire il lancio italiano trasmesso in streaming. Visita la pagina per registrarti.

Buon download.


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Windows Phone Day–Milano 30 settembre 2013

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Windows Phone è sicuramente uno dei temi caldi per gli sviluppatori che lavorano con tecnologie Microsoft e, più generale, nel mondo mobile: la diffusione di questo sistema operativo per smartphone sta crescendo sempre di più, in particolar modo in Europa e in Italia, e l’acquisto della divisione Devices and Services di Nokia da parte di Microsoft ha creato un rinnovato interesse intorno alla piattaforma.

L’iniziativa che prende il nome di Windows Phone Week nasce proprio per aiutare gli sviluppatori, sia che provengano da altri sistemi, sia che abbiano già sviluppato per Windows Phone, a conoscere meglio le caratteristiche della piattaforma e a creare applicazioni sempre più di qualità e di successo.

Si tratta di un’iniziativa globale, nata dall’idea di alcuni Microsoft MVP con il supporto di Microsoft e Nokia, che coinvolge numerosi paesi in tutto il mondo, come Italia, Brasile, Olanda, India, Stati Uniti, ecc.: nell’arco della settimana che cade a cavallo tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre, i paesi aderenti ospiteranno un evento di una giornata dedicato a Windows Phone.

L’appuntamento per l’Italia è per Lunedì 30 Settembre, presso il Microsoft Innovation Campus di Peschiera Borromeo, Milano, dove si terrà il Windows Phone Day.

Dopo l’apertura delle registrazioni alle ore 9, si darà ufficialmente inizio alla giornata alle ore 10: una breve introduzione permetterà di fare il punto della situazione sullo stato attuale di Windows Phone e di raccontare alcune delle ultime novità presentate (come App Studio o le nuove policy per lo sblocco di device per lo sviluppo). Dopodiché sarà il turno di Nokia, che avrà l’occasione di presentare le molteplici iniziative a supporto degli sviluppatori, come i programmi Nokia Developer Premium e DVLUP, nonché di condividere alcuni importanti trucchi e consigli per aiutarvi a rendere più popolari le vostre applicazioni.

Dopo le 11 si darà il via ai contenuti tecnici veri e propri: sarà Roberto Freato, Microsoft MVP, ad aprire la giornata, con una sessione dal titolo App and running in 60 minuti: nel corso dell’intervento saranno passate in rassegna le basi per lo sviluppo su Windows Phone e le principali caratteristiche della piattaforma, con un occhio di riguardo alle nuove feature introdotte in Windows Phone 8.

Dopo la pausa per il pranzo (che sarà un’ottima occasione di networking e confronto con gli speaker e gli altri sviluppatori presenti), si inizieranno ad affrontare tematiche più specifiche, con lo scopo di affrontare (e risolvere) scenari avanzati legati allo sviluppo mobile. Si inizierà parlando di architettura e organizzazione del codice: Matteo Pagani, Microsoft MVP e Nokia Developer Champion, introdurrà il pattern Model-View-ViewModel (MVVM), sicuramente il più celebre utilizzato nello sviluppo con tecnologie basate su XAML. Lo scopo di questo pattern è quello di sviluppare applicazioni che siano più facili da testare e da mantenere nel tempo, grazie alla separazione tra interfaccia grafica e logica, aspetti che invece solitamente vengono “mischiati” quando si sviluppa un’applicazione con l’approccio tradizionale. Gli esempi pratici saranno affrontati con uno dei framework per lo sviluppo di applicazioni MVVM più celebri, ovvero Caliburn Micro.

In seguito, Marco Leoncini, del team di ASPItalia, ci guiderà attraverso lo sviluppo di un’applicazione fotografica, una delle categorie di maggiore successo in Windows Phone, grazie anche all’attenzione di Nokia a questo aspetto nei suoi device della serie Lumia. E, proprio grazie a Nokia, avremo modo di vedere come migliorare la qualità di un’applicazione fotografica tramite l’uso dell’Imaging SDK, una libreria recentemente rilasciata dalla casa finlandese che consente l’elaborazione avanzata di immagini.

Dopo una breve pausa, sarà il turno di Lorenzo Barbieri di Microsoft, che condividerà la sua reale esperienza nello sviluppo di un’applicazione vocale in scenari complessi, che coinvolgono il supporto a molti paesi e a molte lingue. Le Speech API, infatti, sono molto semplici da utilizzare, ma il loro utilizzo in applicazioni con il supporto multi lingua richiede una serie di accorgimenti, che saranno dettagliati nel corso della sessione.

E’ un’altra persona del team di Microsoft, Eva Gjeci, a introdurre la sessione successiva, dedicata ad uno dei servizi di maggiore successo tra gli sviluppatori mobile: gli Azure Mobile Service. Si tratta di una serie di servizi cloud che nascono per soddisfare alcune tra le esigenze più comuni nello sviluppo di un’applicazione mobile, come l’invio di notifiche push, la memorizzazione di dati e l’autenticazione: nel corso della sessione potrete vedere come questi servizi siano il compagno ideale non solo per le vostre applicazioni Windows Phone e Windows 8, ma anche web, iOS o Android, rendendoli di fatto la scelta migliore nella realizzazione di back end per applicazioni multi piattaforma.

A chiudere la giornata ci aiuterà Michele Locuratolo, Microsoft MVP e Nokia Developer Champion, affrontando un altro argomento di grande interesse tra gli sviluppatori: l’interazione tra più dispositivi grazie all’utilizzo di tecnologie come NFC e Bluetooth. Vedremo, tramite una serie di casi reali, come un uso intelligente di queste feature possa aiutare a trasformare la vostra applicazione e a renderla originale e interessante.

Come potete immaginare, si tratta di un appuntamento da non perdere per gli sviluppatori mobile, per tanti motivi:

· Contenuti tecnici di alto livello.

· Avrete la possibilità di conoscere altre persone che lavorano nel mondo mobile e scambiare la vostra esperienza.

· Saranno presenti persone di Microsoft, di Nokia, MVP e Nokia Developer Champion a cui fare domande e chiedere consigli.

· Avrete l’occasione di provare i più recenti telefoni Windows Phone disponibili sul mercato.

· Ci saranno parecchie sorprese che scoprirete solo partecipando all’evento J

Vi aspettiamo numerosi!

-Lorenzo e Matteo


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Guest post: App Studio, come realizzare semplicemente un’applicazione Windows Phone

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Questo post è stato scritto da Matteo Pagani, MVP Windows Phone.

Vi ricordo che durante l’estate ci sono state molte altre novità riguardanti Windows Phone, ad esempio ora è possibile sbloccare UN telefono per poterci installare le proprie app in maniera completamente gratuita semplicemente usando il tool “Windows Phone Developer Registration” che si trova dentro il Windows Phone SDK e utilizzando il proprio Microsoft Account.

Se uno invece oltre a provare le proprie app vuole anche distribuirle o venderle sullo store il costo annuale dell’iscrizione è di 15€ e da la possibilità di sbloccare TRE (o più facendo richiesta) telefoni.

Nelle prossime settimane ci saranno vari eventi dedicati a Windows Phone, continuate a seguirci sul blog o sui canali social!

Buona lettura!

-Lorenzo

Microsoft ha recentemente annunciato un nuovo tool dalle mille potenzialità chiamato App Studio e dedicato agli sviluppatori Windows Phone. Si tratta di un tool web, che consente la creazione di applicazioni anche a chi non ha conoscenza di programmazione: tramite una serie di passaggi visuali, è possibile definire sia l’aspetto visivo che i contenuti dell’applicazione. L’aspetto interessante è che sono molte le modalità che il tool mette a disposizione per utilizzare l’applicazione che abbiamo creato:

· E’ possibile installarla direttamente sul telefono, anche senza installare i tool di sviluppo e senza necessità di sbloccarlo come sviluppatori, grazie all’utilizzo di un certificato per la distribuzione enterprise che viene fornito al termine della procedura.

· E’ possibile scaricare il vero e proprio XAP, da distribuire ad altre persone o da pubblicare sullo Store.

· E’ possibile scaricare il codice sorgente dell’applicazione generata, così da poterla espandere e modificare, aggiungendo caratteristiche che non sono supportate dal tool.

Se siete sviluppatori Windows Phone esperti, la prima reazione a questo articolo potrebbe essere di disinteresse: “sono un programmatore, un tool in grado di generare applicazioni senza scrivere codice non mi è di alcun aiuto”. In realtà, potreste avere delle sorprese: innanzitutto, perché il tool contiene molti template decisamente ben fatti, che possono essere un buon punto di partenza per definire il layout della vostra applicazione; inoltre, il codice generato da App Studio è molto valido e ben strutturato e fa uso di concetti che dovrebbero essere famigliari allo sviluppatore esperto, come l’utilizzo del pattern Model-View-ViewModel (MVVM), di dependency injection, di servizi, ecc. In questo modo, diventa semplice per lo sviluppatore competente aggiungere nuove feature e sfruttare il progetto generato come base per il suo lavoro.

Ma partiamo dal principio e vediamo il funzionamento del tool. Il punto di partenza è il sito http://apps.windowsstore.com, da cui è possibile iniziare la procedura facendo clic sul pulsante Start building e facendo login con il vostro Microsoft Account. Al momento, il tool si trova in fase di beta e l’accesso è consentito solo previa registrazione tramite un codice: se siete interessati a provarlo, potete contattarmi all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Ho a disposizione, infatti, parecchi codici di accesso, che sarò felice di condividere con chiunque voglia provare App Studio.

Una volta che avete effettuato l’accesso, la prima scelta sarà quella del punto di partenza: avete la possibilità, infatti, di creare un’applicazione da zero oppure di utilizzare uno dei template già esistenti.

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Le opzioni che avrete a disposizione sono esattamente le stesse: la differenza è che, utilizzando uno dei template già esistenti, troverete già una serie di pagine e contenuti ad hoc per lo scenario di riferimento. I template coprono molti scenari reali: applicazioni aziendali, musicali, cinematografiche, sportive, ecc.

Per questo post ho scelto di partire con un’applicazione vuota, così da darvi la possibilità di capire meglio le differenti opzioni che avete a disposizione. Clicchiamo perciò su create an empty app per iniziare il processo: in entrambi i casi, comunque, darete avvio ad un wizard suddiviso in 4 passaggi. Vediamoli in dettaglio!

Step 1: App Information

Il primo passaggio è uno dei più brevi, in quanto ci permette di definire le caratteristiche base dell’applicazione: titolo, descrizione e logo (è richiesta un’immagine PNG dalla risoluzione di 160x160). In questo primo step possiamo fare la conoscenza, sulla sinistra, di uno degli aspetti più interessanti del tool: un simulatore di un dispositivo Windows Phone, in grado di mostrare in tempo reale i cambiamenti apportati durante la procedura di creazione.

Step 2: Configure App Content

Il secondo passaggio è quello in cui, probabilmente, spenderete la maggior parte del tempo, dato che si tratta del più importante, in quanto consente la creazione dei contenuti dell’applicazione.

Il contenuto di un’applicazione è definito da due concetti molto importanti e legati tra di loro: data source e section (uso la terminologia inglese dato che, al momento, il tool non è localizzato in italiano).

Le data source (in italiano, sorgente dati) sono i “contenitori” dei dati che andremo a mostrare nell’applicazione. App Studio offre diversi tipi di data source, le quali vengono aggiornate nel corso del tempo (ad esempio, Flickr è stato aggiunto qualche settimana dopo il lancio di tool). Al momento della scrittura del post, le sorgenti disponibili sono:

· Collection, ovvero una collezione di dati che può essere statica o dinamica.

· RSS, in grado di visualizzare in automatico le informazioni contenute in un feed RSS.

· YouTube, in grado di visualizzare una collezione di video di YouTube.

· Flickr, in grado di mostrare una collezione di fotografie pubblicate su un account Flickr.

· Html non rappresenta una collezione vera e propria, ma un contenitore che è possibile riempire con codice Html per visualizzare, ad esempio, del testo formattato.

Ogni data source è collegata ad una sezione, che è rappresenta dalle pagine che vengono create in automatico per mostrarne i dati. Nel caso di data source semplici, la pagina in questione è solamente una (ad esempio, se utilizzata una sorgente Html); nel caso di dati più complessi, il tool è in grado di creare in automatico più pagine (ad esempio, se utilizzate una sorgente di tipo Collection, sarà creata una pagina “master” per visualizzare l’elenco di informazioni e una pagina di dettaglio, che sarà mostrata nel momento in cui l’utente sceglie uno degli elementi della lista).

La pagina principale dell’applicazione fa uso di un controllo Panorama: questo significa che, per rispettare le guideline della piattaforma, la pagina non può contenere più di 6 sezioni: ognuna di esse viene rappresentata da un blocco di tipo PanoramaItem all’interno dello XAML.

Se avete la necessità di aggiungere più di 6 sezioni, il tool vi mette a disposizione il concetto di menu: si tratta di una sezione speciale, costituita semplicemente da un elenco di collegamenti. Possono essere link a siti web esterni oppure link ad altre sezioni. Il processo di creazione di una sezione è identico in entrambi i casi: la differenza è che se la state aggiungendo nella pagina principale, l’elenco degli elementi facenti parte del data source sarà mostrato direttamente nel controllo Panorama; se invece state aggiungendo una sezione raggiungibile da un menu, l’elenco sarà posizionato in una nuova pagina.

Per aggiungere una nuova sezione fate clic sul pulsante + presente nella pagina principale della sezione Configure App Content: avrete la possibilità di scegliere tra i due casi visti in precedenza, ovvero Add Section e Add Menu. Per il momento, scegliamo la prima opzione per aggiungere una nuova sezione:

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Il primo passaggio è la scelta del nome della sezione, che sarà mostrato come titolo della pagina. Dopodiché potete scegliere il tipo di data source che volete utilizzare: avete a disposizione sia quelle già esistenti (nel caso vogliate creare una sezione per mostrare dei dati che avete creato in precedenza), sia i template per crearne di nuove. In questo tutorial vediamo come creare un sorgente dati di tipo Collection: dopo averla selezionata, è necessario specificare un nome con cui identificarla nel campo Datasource name. Premendo il pulsante Save Changes avrete la possibilità di vedere la struttura creata in automatico dal tool per gestire la sezione:

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Se avete seguito attentamente quanto spiegato in precedenza sulle sezioni e sulle data source, non dovreste avere grosse sorprese: la sezione ha un titolo (indicato nel campo Section Name), una data source (in questo caso, di tipo Collection) e una serie di pagine per mostrare i dati (in questo caso, una chiamata Comics che mostra la lista di elementi e una chiamata Detail, che mostra il dettaglio dell’elemento scelto).

Il tool si è limitato, però, a creare la struttura base: ora dobbiamo configurare i contenuti e l’aspetto delle varie pagine. Iniziamo con il definire la data source, facendo click sull’icona presente nella sezione Data Souce (nell’immagine, si chiama ComicsCollection): il tool vi mette a disposizione un semplice editor visuale, che vi permette di personalizzare la sorgente dati.

Le data source di tipo Collection possono essere pensate come una tabella, che può avere una o più colonne, che contiene i dati da mostrare nell’applicazione: l’editor vi permette perciò di aggiungere, modificare o cambiare l’ordine delle colonne. Come impostazione predefinita, la data source include già alcune colonne per rappresentare dei dati generici, come il titolo (Title), la descrizione (Description) e un’immagine (Image).

Se volete personalizzare la tabella, dovete cliccare sul pulsante Edit columns: è importante eseguire questa operazione come primo passaggio; non sarete più in grado, infatti, di cambiarne la struttura una volta aggiunti dei dati.

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Come anticipato poco fa, avrete la possibilità di:

· Aggiungere una nuova colonna, premendo il pulsante add new column: i tipi supportati sono immagini, testi e numeri.

· Eliminare una colonna esistente, premendo il pulsante con il simbolo del cestino posizionato in fondo ad ogni riga.

· Riorganizzare l’ordine delle colonne, utilizzando il drag and drop sull’icona presente all’inizio di ogni riga.

Una volta definita la struttura, potete passare all’inserimento vero e proprio dei dati, tramite il pratico editor visuale: è sufficiente premere il pulsante Create item per aprire un pop up che vi chiederà di immettere le varie informazioni.

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Una delle caratteristiche più interessanti della data source di tipo Collection è il supporto a due modalità, che potete vedere in cima alla pagina: Static o Dynamic. Nel primo caso, la sorgente dati è statica: l’applicazione mostrerà semplicemente i dati che andrete ad inserire tramite l’editor visuale. Se volete aggiungere dei nuovi dati, dovrete creare e distribuire una nuova versione dell’applicazione. Nel caso di data source di tipo dynamic, invece, dietro le quinte App Studio genererà un servizio REST ospitato su Azure, in grado di esporre i dati contenuti nella sorgente dati utilizzando il formato JSON. Ciò significa che, se volete aggiungere dei nuovi dati, non sarete costretti ad aggiornare l’applicazione: i dati contenuti nella tabella saranno richiesti in tempo reale dall’app. L’unico svantaggio, in questo caso, è che per funzionare correttamente l’applicazione avrà bisogno di connettività, dato che il servizio è esposto su Internet.

Ora che abbiamo definito la data source, è il momento di impostare il layout delle pagine, ovvero come visualizzare i dati che abbiamo creato in precedenza: per farlo, dobbiamo tornare alla pagina di personalizzazione della sezione e fare click sulla pagina che vogliamo modificare.

L’editor ci dà la possibilità di scegliere il template che vogliamo utilizzare per mostrare i dati e i contenuti che vogliamo mostrare:

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In questa immagine potete vedere il processo di personalizzazione della lista di elementi: nella sezione layout è possibile scegliere il template da utilizzare per mostrare i singoli elementi. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutti gli scopi: solamente testuali, testi con immagini, photogallery, ecc.

In base al layout selezionato, la sezione sottostante (che permette di definire le informazioni da mostrare nel template) si aggiornerà in tempo reale, in quanto ogni layout è in grado di mostrare un numero e un tipo differente di informazioni (ad esempio, se scegliete il layout photogallery, avrete la possibilità di specificare solamente l’immagine).

Come funziona l’editor del layout? La sezione Content rappresenta l’aspetto del singolo elemento della vostra data source: di conseguenza, premendo il pulsante che appare in fondo ad ogni campo, avrete la possibilità di scegliere quale campo che avete definito nella tabella volete mostrare in una determinata posizione. Se utilizzate i campi predefiniti che vengono creati quando aggiungete una data source di tipo Collection, sarà già tutto configurato in automatico: se invece avete personalizzato la tabella, dovrete effettuare delle modifiche.

Ecco il risultato finale, in base al template definito nell’immagine precedente:

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La personalizzazione della pagina di dettaglio funziona allo stesso modo: l’unica differenza è che i template disponibili per il layout saranno diversi.

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In più, come potete vedere, è presente una sezione Extras, che vi permette di abilitare o disabilitare alcune feature avanzate che vengono mostrate nella pagina di dettaglio:

· TextToSpeech vi consente di abilitare l’uso delle Speech API, così che l’utente possa ascoltare, invece che leggere, il contenuto della pagina.

· ShareText vi consente di abilitare la condivisione del contenuto della pagina tramite i social network.

· PinToStart vi consente di abilitare la creazione di una tile secondaria, in grado di portare l’utente direttamente alla pagina di dettaglio dell’elemento corrente.

Ecco come compare la pagina di dettaglio con il template definito nell’immagine:

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Step 3: Configure App Style

Il terzo passaggio è dedicato alla personalizzazione grafica dell’applicazione ed è suddiviso in tre macro aree: style, tiles e splash & lock. Vediamole in dettaglio.

Style

La sezione style nasce per personalizzare l’aspetto visivo dell’applicazione: colori, sfondi, ecc. E’ possibile configurare:

· Accent brush, ovvero il colore usato per i testi principali, come il titolo dell’applicazione mostrato nel Panorama.

· Background brush, ovvero lo sfondo utilizzato in tutte le pagine. Può essere utilizzato uno dei colori disponibili, oppure un’immagine tra quelle disponibili (oppure caricata dal proprio computer).

· Foreground brush, ovvero il colore utilizzato per tutti i testi dell’applicazione.

· Application bar brush, ovvero il colore di sfondo della Application Bar.

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Tiles

Lo scopo di questa sezione è di personalizzare la tile dell’applicazione: è possibile scegliere, così come durante lo sviluppo di un’applicazione in modo tradizionale, quale dei template utilizzare, tra flip, cycle e iconic. Dato che Windows Phone non è in grado di utilizzare il template cycle con immagini remote, questi sarà abilitato solo se fate uso di data source di tipo statico.

In base al template che avrete scelto, un pratico editor visuale vi permetterà di definire i testi e le immagini che saranno mostrati nei vari formati (small, medium, wide) e nelle varie condizioni (ad esempio, per il template flip potete impostare anche il retro della tile).

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Sulla sinistra ci sarà un’anteprima, in tempo reale, dell’aspetto finale che avrà la tile della vostra applicazione. Come impostazione predefinita, la tile riutilizza l’icona dell’applicazione che avete definito nella prima fase del wizard: avete comunque la possibilità di cambiarla a piacimento, caricando una nuova immagine dal vostro computer.

Splash & lock

L’ultima sezione vi permette di configurare la splash screen che viene mostrata in fase di caricamento dell’applicazione. Anche in questo caso, potete scegliere una tra le immagini predefinite o caricarne una a piacimento dal vostro computer. Una delle funzionalità integrate nel tool è il supporto ad una delle novità di Windows Phone 8, ovvero la possibilità di cambiare l’immagine di sfondo della lock screen del telefono direttamente da un’applicazione di terze parti: per questo motivo, avrete la possibilità di scegliere un’immagine (nella sezione lock screen background) che sarà visualizzata come sfondo nel caso in cui l’utente scelga di sfruttare questa funzionalità (sarà presente, nella Application Bar della pagina principale dell’applicazione, un pulsante dedicato).

Step 4: Summary

Abbiamo completato il nostro lavoro: ora siamo pronti per provare la nostra applicazione! La pagina finale del processo vi mostrerà un riepilogo del lavoro svolto, mettendo in evidenza le informazioni create nel corso del wizard (come il numero di sezioni o di pagine):

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Premendo il pulsante Generate, inizierà il processo vero e proprio di generazione dell’applicazione, che durerà qualche minuto: una volta completato, riceverete una mail molto importante, soprattutto se è la vostra prima applicazione creata con App Studio, in quanto contiene il link per installare il certificato enterprise che vi dà la possibilità di caricare l’applicazione sul vostro telefono senza doverlo sbloccare.

Ecco un esempio di mail che riceverete:

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Installare il certificato è un’operazione molto semplice: fate tap sul link contenuto nella mail (dove trovate la dicitura click here) dal vostro telefono; Windows Phone aprirà Internet Explorer e inizierà il download del file: al termine della procedura vi sarà chiesto se volete aggiungere un Company Account per la società Microsoft Corporation. Confermate e il gioco è fatto!

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A questo punto potete tornare sul portale: nel momento in cui la procedura di generazione è completata, sarà mostrata una pagina di riepilogo che vi permetterà di scaricare l’applicazione nei vari formati (XAP, codice sorgente, pacchetto per l’installazione).

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Installare l’applicazione è semplice, grazie al QR Code che trovate nella pagina e a Bing Vision, integrato in Windows Phone: premete il pulsante di ricerca di Windows Phone (il terzo pulsante hardware, quello con la lente di ingrandimento) e, nella pagina di ricerca, premete il pulsante identificato dal simbolo dell’occhio nella barra per accedere a Bing Vision. E’ sufficiente, a questo punto, che inquadriate il QR Code con la fotocamera del vostro telefono: Windows Phone interpreterà il codice e vi proporrà di fare tap sull’indirizzo che è stato decodificato. Sarà aperto nuovamente Internet Explorer: in questo caso, la procedura di download sarà più lunga, dato che sarà scaricato lo XAP vero e proprio. Al termine, vi sarà chiesta conferma se volete installare l’applicazione: scegliete Yes e, dopo qualche secondo, la troverete nell’elenco delle applicazioni installate sul vostro telefono.

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Sviluppate sviluppate sviluppate Smile

Nel corso di questo post abbiamo visto i concetti base per utilizzare App Studio: non c’è limite, però, alla vostra fantasia, perciò il mio consiglio è quello di provarlo e fare esperimenti, per testare in prima persona tutte le opzioni messe a disposizione dal tool. In qualsiasi momento, avrete la possibilità di riprendere il vostro lavoro o di modificare un’applicazione già creata tramite la Dashboard, che vi mostrerà tutti i progetti sui quali avete già lavorato.

Buon divertimento!


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Ivanpah Solar – il più grande impianto Solare Termodinamico al mondo

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Nonostante le difficoltà e la discontinuità, la rubrica Energia e Futuro prosegue e per il post odierno andiamo a ritrovare un argomento già esposto diverso tempo fa, ovvero il “Solare Termodinamico“, di cui avevamo già parlato in questi due post (qui e qui). IL PIÙ GRANDE IMPIANTO SOLARE DEL MONDO L’occasione per riparlare di Solare Termodinamico è stata la recente notizia dell’entrata in servizio del più grande impianto del genere mai realizzato, l’impianto Ivanpah Solar Electric Generating System realizzato negli Stati Uniti al confine tra gli stati della California e del Nevada (Google Maps). Se ...

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