Post Precedente: Da Interface Manager a Windows 8, Windows Revolution: NT e l'approccio "document centric" di Chicago
Continuiamo il nostro viaggio attraverso la storia di Windows con il-quarto post relativo ai 25 anni dell'ambiente di Microsoft.
Windows nel nuovo Millennium
Il nuovo millennio di Microsoft si apre con un obiettivo primario: convergenza.
La casa di Redmond ha ormai deciso che la famiglia NT e la famiglia 9x devono convergere verso una piattaforma unica, in modo da coniugare il meglio della tecnologia Windows.
Nel 1999 nasce così il Platform Group, sotto la guida di Allchin, ...
read full article
Notizie dal web
Da Interface Manager a Windows 8, Windows nel nuovo Millennium
Sicurezza: Google critica un test che boccia Chrome
Un test condotto da NSS Labs sui principali browser web ha scatenato il putiferio. Secondo gli autori dell'indagine, commissionata da Microsoft, Internet Explorer 9, attualmente in versione 'beta', sarebbe riuscito a rilevare ed a classificare correttamente il 99% dei siti web ospitanti contenuti 'maligni' ed i file pericolosi. L'ottima performance fatta registrare da Internet Explorer 9 sarebbe da ricollegarsi alle migliorie applicate al meccanismo di filtraggio degli URL 'SmartScreen' (ereditato dall'ottava versione del prodotto) ed al nuovo sistema basato sulla reputazione delle pagine web e quindi sulle segnalazioni degli utenti.
Google ha criticato la ricerca di NSS Labs evidenziando numerosi aspetti che sarebero poco chiari. Secondo la società di Mountain View, ad esempio, non sarebbero stati forniti dettagli particolareggiati circa la metodologia utilizzata per lo svolgimento del test.
read full article
Google ha criticato la ricerca di NSS Labs evidenziando numerosi aspetti che sarebero poco chiari. Secondo la società di Mountain View, ad esempio, non sarebbero stati forniti dettagli particolareggiati circa la metodologia utilizzata per lo svolgimento del test.
read full article
AGCOM: via libera al testo sulla tutela del diritto d'autore
L'AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha comunicato che il nuovo testo sulla tutela del diritto d'autore è stato approvato all'unanimità. Inizierà ora la fase di 'consultazione pubblica', che avrà dura di 60 giorni, durante la quale verrà verificata l'efficacia del pacchetto di iniziative concernenti l'esercizio delle competenze in materia di tutela del diritto d'autore. Nel comunicato dell'Autorità, si riassumono le misure che verranno poste in essere per favorire la fruizione legale dei contenuti digitali e, contestualmente, la chiusura di quei siti che diffondono materiale protetto da copyright senza autorizzazione alcuna o che comunque ne facilitano il download. L'AGCOM spiega che i provvedimenti a tutela del diritto d'autore si ispirano alle 'best practices' internazionali e cita il 'Notice and take down' statunitense. In quest'impianto, è il gestore del sito ad essere oggetto delle contestazioni e non i singoli utenti.
read full article
read full article
PLIO: Su OpenOffice Oracle ha ingenerato solo confusione
Reazioni stizzite dopo l'annuncio di Oracle. Un brand name che ingenera confusione e un approccio lontano dalla filosofia open.
Non poteva restare privo di reazioni l'annuncio di Oracle del rilascio di Open Office 3.3 e Cloud Office 1.0.
Particolarmente irritata sembra la nota diramata poche ore fa da PLIO, (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org). Alla comunità open source sembra poco opportuna la scelta di Oracle di ribattezzare ciò che negli asset di Sun Microsystems era Star Office con il brand name Open Office.
E' una questione di brand - la possibile confusione con OpenOffice.org è palese - ma è anche una questione di approccio, dal momento che l'offerta di Oracle è a pagamento e poggia dunque su principi del tutto differenti da OpenOffice.org che può essere distribuito e utilizzato per qualsiasi scopo a titolo gratuito, come previsto dalla licenza LGPLv3.
read full article
Non poteva restare privo di reazioni l'annuncio di Oracle del rilascio di Open Office 3.3 e Cloud Office 1.0.
Particolarmente irritata sembra la nota diramata poche ore fa da PLIO, (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org). Alla comunità open source sembra poco opportuna la scelta di Oracle di ribattezzare ciò che negli asset di Sun Microsystems era Star Office con il brand name Open Office.
E' una questione di brand - la possibile confusione con OpenOffice.org è palese - ma è anche una questione di approccio, dal momento che l'offerta di Oracle è a pagamento e poggia dunque su principi del tutto differenti da OpenOffice.org che può essere distribuito e utilizzato per qualsiasi scopo a titolo gratuito, come previsto dalla licenza LGPLv3.
read full article
Nokia apre un nuovo fronte europeo contro Apple
Nokia ha aperto un nuovo fronte di battaglia nella vertenza che vede la società finlandese fronteggiarsi con Apple. I legali di Nokia hanno infatti avviato nuove azioni legali in Germania ed in Olanda contestando la violazione, da parte del gigante capeggiato da Steve Jobs, di 13 brevetti. Apple si era vista citare in giudizio, per la prima volta, circa un anno fa, negli Stati Uniti (ved. questa notizia). Le contestazioni di Nokia riguardo il presunto utilizzo non autorizzato della proprietà intellettuale dell'azienda nello sviluppo dei dispositivi iPhone.
Apple aveva risposto 'pan per focaccia' intentando a sua volta una causa dei confronti di Nokia sempre in tema di violazioni di brevetto (ved. questa news).
Gli osservatori prevedono che il confronto nelle aule di tribunale potrebbe non arrivare ad una definizione prima di diversi anni.
read full article
Apple aveva risposto 'pan per focaccia' intentando a sua volta una causa dei confronti di Nokia sempre in tema di violazioni di brevetto (ved. questa news).
Gli osservatori prevedono che il confronto nelle aule di tribunale potrebbe non arrivare ad una definizione prima di diversi anni.
read full article
Oracle lancia 'Cloud Office' ed annuncia OpenOffice 3.3
Che Oracle avesse intenzione di giocare le proprie carte su OpenOffice era parso chiaro, soprattutto dopo il netto rifiuto opposto alla community open source che aveva chiesto di prendere in gestione le sorti e lo sviluppo della suite di produttività un tempo nel portafoglio di Sun Microsystems.
La carta che la società guidata da Larry Ellison ha deciso di giocare è quella della competizione diretta con i due big player delle applicazioni online: Google, con Google Docs, e Microsoft con Docs.com e Office 365.
La proposta di Oracle, molto semplicemente, si chiama Oracle Cloud Office ed è una suite di produttività web based, nella quale sono integrati word processing, foglio di calcolo, presentation, database, e software di disegno.
Un bel salto per un manager come Ellison, in genere piuttosto tiepido con tutto il mondo cloud, tanto che gli analisti si interrogano se questa mossa vada letta come un tentativo di disturbo indirizzato specificamente a Microsoft, oppure come l'inizio di una vera e propria linea di business, giustificata, questo sì, da previsioni di mercato che ascrivono al comparto del software per ufficio cloud based un possibile salto dai 3,3 miliardi di dollari del 2009 ai 17 miliardi del 2016.
read full article
La carta che la società guidata da Larry Ellison ha deciso di giocare è quella della competizione diretta con i due big player delle applicazioni online: Google, con Google Docs, e Microsoft con Docs.com e Office 365.
La proposta di Oracle, molto semplicemente, si chiama Oracle Cloud Office ed è una suite di produttività web based, nella quale sono integrati word processing, foglio di calcolo, presentation, database, e software di disegno.
Un bel salto per un manager come Ellison, in genere piuttosto tiepido con tutto il mondo cloud, tanto che gli analisti si interrogano se questa mossa vada letta come un tentativo di disturbo indirizzato specificamente a Microsoft, oppure come l'inizio di una vera e propria linea di business, giustificata, questo sì, da previsioni di mercato che ascrivono al comparto del software per ufficio cloud based un possibile salto dai 3,3 miliardi di dollari del 2009 ai 17 miliardi del 2016.
read full article
Twitter raccoglie fondi e guarda al mondo delle imprese
Una nuova tornata di 'fund raising' per Twitter sembra, secondo fonti statunitensi, aver fruttato qualcosa come 200 milioni di dollari.
I soldi sono arrivati sia da investitori della prima ora, vale a dire coloro che già un anno fa avevano risposto alla prima chiamata di Twitter, sia da protagonisti del venture capital californiano come Kleiner Perkins Caufield & Byers.
Con questa nuova ondata di finanziamenti, il valore della società sembra essere salito a 3,7 miliardi di dollari, cosa che la conferma una delle realtà più interessanti al momento attive nell'ambito del social networking.
Twitter, che non ha confermato l'effettivo valore della reasccolta, dichiara l'intenzione di utilizzare i fondi raccolti per ampliare il proprio business, pur senza dichiare aree di investimento specifiche.
Nel frattempo, perrò, la società continua a sfornare nuovi servizi, alcuni dei quali indirizzati in modo specifico al mondo delle imprese.
read full article
I soldi sono arrivati sia da investitori della prima ora, vale a dire coloro che già un anno fa avevano risposto alla prima chiamata di Twitter, sia da protagonisti del venture capital californiano come Kleiner Perkins Caufield & Byers.
Con questa nuova ondata di finanziamenti, il valore della società sembra essere salito a 3,7 miliardi di dollari, cosa che la conferma una delle realtà più interessanti al momento attive nell'ambito del social networking.
Twitter, che non ha confermato l'effettivo valore della reasccolta, dichiara l'intenzione di utilizzare i fondi raccolti per ampliare il proprio business, pur senza dichiare aree di investimento specifiche.
Nel frattempo, perrò, la società continua a sfornare nuovi servizi, alcuni dei quali indirizzati in modo specifico al mondo delle imprese.
read full article
E' Microsoft che porta il formato H.264 su Firefox
Non è dato sapere quanto la notizia sarà felicemente apprezzata in casa Mozilla, tuttavia da Microsoft arriva un plugin per Firefox che permette di visualizzare i contenuti realizzati con il codec H.264. Claudio Caldato, principale esponente del Microsoft Interoperability Strategy Team, ha presentato l'iniziativa spiegando che la nuova estensione 'amplia le funzionalità del plugin per Firefox precedentemente disponibile facendo sì che le pagine web contenenti video realizzati usando il formato H.264 e le tag HTML5 possano essere correttamente visualizzati nelle versioni di Firefox per sistemi Windows'. Secondo Caldato l'uso di H.264 è talmente prevalente sul web, al giorno d'oggi, che anche gli utenti di Firefox debbono poter contare su strumenti interoperabili per fruire di tali contenuti.
read full article
read full article
Altri articoli...
- Le prime indiscrezioni sulle misure antipirateria di AGCOM
- Opera 11: le novità della nuova versione del browser
- Software: Opera 11.00
- Amazon, Wikileaks e le brutte notizie per il cloud
- Software: NetWorx 5.1.5
- Software: USBDeview 1.84
- Software: SuperAntiSpyware 4.47.1000
- Software: doPDF 7.2.355
- Richard Stallman contro Chrome OS e cloud computing
- L'avvio di Windows 7 è divenuto più lento? Ecco come scoprirne le cause
Pagina 70 di 83