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TecHeroes e Build 2015

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Questo post è stato scritto a quattro mani da me e da Pietro.

Per parlare di Build 2015 settimana scorsa abbiamo pubblicato due video su TecHeroes, il canale video italiano su Channel 9.

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Nel primo video abbiamo parlato, con Matteo Collina e Nicola Iarocci, delle novità legate al mondo dell’Openness, ed in particolare di Visual Studio Code, il nuovo editor gratuito cross-platform di Microsoft che gira su Windows, Mac OSX e Linux, basato su codice opensource e su “Monaco”, l’editor scritto in TypeScript nato con Visual Studio Online,

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Abbiamo poi parlato con Daniele Bochicchio di ASP.NET 5 che gira anche quello in maniera supportata su Windows Mac OSX e Linux.

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Io e Erica abbiamo poi parlato di IoT con il lancio delle versioni di Windows 10 per Raspberry Pi 2 e per la MinnowBoard Max, della partnership con Arduino e delle novità della Universal Windows Platform, in particolare dei bridge per portare facilmente app dalle altre piattaforme sul Windows Store.

Non potevamo non parlare di HoloLens con chi ha potuto provarli di persona e poi abbiamo chiuso parlando di community con Andrea di Codemotion e di come ha vissuto Build una persona che organizza conferenze da tanti anni.

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Nel secondo video su TecHereos abbiamo raccontato alcune delle novità su Microsoft Azure annunciate durante le giornate della conferenza.

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Ai link sottostanti trovate i puntatori diretti ai tre argomenti affrontati.

[00:48] Data
[05:43] Platform
[14:10] Storage

I video delle keynote e delle sessioni sono già disponibili in forma integrale a questo link: channel9.msdn.com/Events/Build/2015, inoltre tutte gli aggiornamenti su Microsoft Azure li trovate sul blog ufficiale del team.


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AzureBoxes: il nuovo portale per scoprire come utilizzare Microsoft Azure

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Ciao a tutti!

Da qualche giorno è online il nostro nuovo portale dedicato a tutti gli sviluppatori e i professionisti IT, AzureBoxes.

Il sito mette a disposizione alcuni scenari che possono essere sviluppati utilizzando i servizi offerti da Microsoft Azure, sia per chi vuole scoprire come iniziare a utilizzare la piattaforma cloud, sia per chi già la utilizza e vuole approfondire alcune delle funzionalità.

Avete aperto una trial gratuita su Microsoft Azure, avete un abbonamento MSDN attivo che vi da accesso a una sottoscrizione con crediti gratuiti, siete membri del programma BizSpark? Volete scoprire come utilizzare al meglio le risorse che avete a disposizione? Potete trovare queste informazioni sul nuovo portale.
Oppure, il vostro caso non corrisponde a nessuno di quelli precedenti, ma vorreste iniziare a utilizzare Microsoft Azure? All’interno del portale potete trovare anche tutte le informazioni su come fare ad attivare una nuova trial gratuita o accedere ai programmi che Microsoft mette a disposizione per gli sviluppatori.

Come vedrete una volta aperta la home page, il sito è composto da box (per questo “AzureBoxes” :) ) ognuno dei quali rappresenta uno scenario di sviluppo.

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Cliccando sul box dello scenario che desiderate approfondire si aprirà un popup in cui troverete una breve descrizione dello scenario, le risorse cloud e non che saranno necessarie per svilupparlo e una stima di tempi e costi. I costi sono stati tutti azzerati, perchè se avete una trial gratuita, siete membri del programma BizSpark o avete un abbonamento MSDN avete a disposizione crediti gratuiti da utilizzare su Azure.

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La maggior parte degli scenari sono composti da due parti: una guida passo-passo, che vi permette di configurare il servizio proposto, ed un corso MVA, nel quale viene descritta la tecnologia e il servizio cloud utilizzato. Per alcuni scenari è presente il solo corso MVA poichè comprende già una sorta di guida alla configurazione o all’utilizzo del servizio.

Ogni guida vi mostra tutti i passaggi necessari per la configurazione del servizio, utilizzando screenshot del portale di gestione di Azure e dei tool utilizzati.

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Quella a cui potete accedere è una prima versione del portale, sicuramente saranno aggiunti nuovi scenari per rimanere in linea con tutti i nuovi annunci e gli aggiornamenti della piattaforma Microsoft Azure.

Non vi resta che collegarvi direttamente al portale di AzureBoxes, navigare tra le diverse guide proposte e iniziare a utilizzare Microsoft Azure :)


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Guest Post: Provati con mano gli HoloLens

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Questo post è stato scritto da Edouard Wawra, CEO GamePix

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Sono stato invitato da Microsoft (esatto, proprio lei…Microsoft Corporation!) a partecipare all’evento dell’anno: BUILD 2015, e sono stato tra i pochissimi fortunati ad aver testato le incredibili potenzialità di HoloLens, il primo computer olografico oculare totalmente senza fili. Ma andiamo per ordine…

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L’evento inizia subito ai massimi livelli, con il keynote introduttivo del nuovo CEO Satya Nadella. Le novità introdotte sono tante, dalla piattaforma unificata di Windows 10 all’incredibile news del supporto di codice iOS e Android per le app. Ma l’attenzione è tutta sulla più grande delle novità, sulla rivoluzione digital che Microsoft ha pensato in gran segreto per molto tempo… HoloLens!

Durante il keynote annunciano che pochi eletti avrebbero avuto il piacere di provarli: bisognava applicare sul sito ed essere estratti. Beh, ragazzi, se non avessi vinto un accesso speciale, credete che sarei qui a raccontarvi la mia esperienza?

In 2 ore ricevo l’email di conferma ma scopro di essere in ritardissimo. Mollo tutto e mi lancio fuori dal palazzo, ho corso come non facevo dai tempi del liceo! Il mio gruppo era già dentro – cavolo! Sono entrato nell’hotel di corsa, ho pregato la signora all’ingresso che mi facesse salire. Scusi sono in ritardo! Le ho fatto i complimenti per i suoi capelli e, assurdo ma vero, ha funzionato: sono dentro!

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Vengo scortato agli ascensori e salgo al 27° piano. L’atmosfera è magica, luci soffuse in un lungo corridoio, tante porte (NEO, dove sei?!), ognuna con un addetto Microsoft davanti, tantissima sicurezza ovunque. Mi accompagnano in una stanza in cui mi chiedono di lasciare tutti i miei devices in grado di registrare audio o video e passiamo nella stanza accanto, che mi toglie il fiato. Non ci sono muri, solo grandissime finestre con una magnifica vista su tutta San Francisco. Dopotutto sono in cima al mondo, no?
Poi ci preparano all’incontro tanto atteso: solo pochi minuti ci separano dagli HoloLens. Ci danno una breve spiegazione di come si svolgerà la sessione di 30 minuti e ci misurano la distanza tra le pupille con un macchinario molto simile a quello usati dagli oculisti. “Avete domande?”.
Io ovviamente si: “Quando saranno sul mercato e quanto costeranno?”
“Non possiamo rispondere a questa domanda…Qualcos’altro?”
“Da quando ci state lavorando? Prima dei Google Glasses?”
“Non possiamo rispondere neanche a questa domanda…Altro?”
“No, grazie, tutto chiarissimo” ovvero: TOP SECRET.

Perfetto, si parte. Vengo riaccompagnato attraverso quel lungo corridoio e capisco che quelle porte, con davanti gli addetti Microsoft, sono le stanze in cui potrò finalmente provarli. Entro, ci sono due persone, uno che prende appunti sulle mie reazioni e l’altro che mi spiega come indossare e interagire con gli HoloLens. L’interazione si basa su 3 aspetti: GGV: Gaze (sguardo), Gesture (mani), Voice (comandi audio).

Mi informano che proverò HoloStudio, il software che permette di fare modellazione 3D: fantastico! Indosso gli HoloLens: sono comodi, non pesano, si possono regolare in tutti i modi e si adattano bene alla forma della testa. Abbasso le lenti davanti agli occhi, sono trasparenti e si vede benissimo la stanza intorno a me. Finalmente si accendono, vedo il logo di Microsoft esattamente davanti al mio sguardo, in mezzo alla stanza. Parte HoloStudio e vedo una cassetta degli attrezzi, a grandezza naturale, che aleggia davanti a me: mi spiegano che posso appoggiarla dove preferisco. Muovo lo sguardo verso il divano, la cassetta si muove e con un gesto del dito a mezz’aria (simile al click sul mouse), la appoggio sul divano. È pazzesco, non sono passati nemmeno 30 secondi e già mi sono dimenticato di avere un device addosso, mi sembra che sia tutto vero, che quella cassetta sia veramente lì, su quel divano, di fronte a me come se potessi toccarla. WOW.

La apro e ci sono degli strumenti dentro. Poligoni, calamite, una gomma da cancellare…Esattamente come Photoshop, ma gli oggetti sono in 3D e li vedo lì davanti a me, come se fossero reali. Mi spiegano che posso scegliere un template già creato e modificarlo, in modo da entrare subito nel vivo dell’esperienza. Scelgo un fondale marino…Dopotutto sono in California, no?
Ci sono dei sub, uno scoglio, dei coralli. Mi dicono che posso zoommare tutto con una semplice gesture: lo faccio, e tutto il modello 3D diventa grande quanto voglio, occupa quasi tutta la stanza. È incredibile, sta lì fermo, davanti a me, dentro la stanza come se fosse vero. Ci giro intorno, ci cammino dentro, vado a guardare da vicino i coralli, ed è tutto incredibilmente reale! L’immagine, anzi l’ologramma che vedo, non ha alcun difetto, non sfarfalla, non trema. Anche muovendomi intorno velocemente, tutto è esattamente dove io ho deciso di metterlo. Sono senza parole…e chi mi conosce lo sa che sono un chiacchierone.
Familiarizzo con il tool praticamente subito, prendo la gomma da cancellare e rimuovo una gabbia che teneva un pesciolino chiuso dentro. Lo prendo e lo sposto davanti ai sub, cosi hanno qualcosa da vedere. Con la voce dò il comando “copy” e mi ritrovo due pesciolini, alla fine ne metto una decina. A quel punto le cose erano così surreali eppure reali allo stesso tempo, che mi sembrava di essere davvero sott’acqua a divertirmi con quei sub. Potevo clonare oggetti con la mia sola voce: ho iniziato a copiare tutto, i sub diventano 4, i coralli sono ovunque. Poi mi chiedono se voglio cambiare i colori: ovviamente! Voglio provare tutto!! Sono tornato alla cassetta degli attrezzi e ho preso una bomboletta spray. Con gli occhi apro la palette dei colori e con la bomboletta cambio colore a tutto ciò che ho intorno. Coralli blu, sabbia chiara, alghe rosse, volevo provare tutto ciò che potevo.
Cerco di andare fuori dagli schemi per capire che succede. Mi metto a camminare mentre coloro, sposto e zoommo cose, ma non riesco a mandare in tilt il sistema. È tutto sempre perfetto, fermo dove l’ho posizionato. Mi posso letteralmente muovere all’interno della mia creazione, la posso guardare da qualsiasi punto di vista, angolazione, andarci vicino, passarci attraverso. È una sensazione fortissima, emozionante, che fa venire i brividi.

Fantastico. Con un comando vocale posso esportare il mio modello sul web, salvarlo su SketchFab.
Sono passati 25 minuti e non me ne sono accorto. Me ne rimangono 5. Chiedo di provare altre funzionalità. Chiudo il programma HoloStudio e la stanza torna vuota.
Mi invitano a dare il comando vocale “scan” per scannerizzare la stanza e mapparla in 3D. Appena pronuncio la parola “scan” vedo un raggio composto di triangolini verdi piccolissimi, che dai miei occhi vanno a sbattere contro le pareti, i quadri, il divano. Il raggio esce dai miei occhi (e credetemi se vi dico che ancora non riesco a credere alla frase che ho appena scritto) e i triangolini si adattano agli oggetti che incrociano e li mappano in 3D. È incredibile quanto fedelmente riescono a percepire le forme, anche se la stanza è leggermente buia e i contrasti di colori non sono affatto marcati.

Mi spiegano che adesso che ho “scannerizzato” la stanza potrei riarredarla a piacimento, ma il mio tempo è finito. Poco importa, tanto sono senza parole già da un quarto d’ora. Esco dalla stanza muto. Mentre cammino nel lungo corridoio con le luci soffuse, ripenso a quello che ho appena visto. È stupefacente. Una cosa mai provata e mai neanche immaginata. Non si può neanche chiamare Rivoluzione né Evoluzione perché semplicemente è una cosa che prima non esisteva.
Ho provato anche gli Oculus Rift, così come i Google Glasses quando sono stato ad Helsinki con il mio team per partecipare ad un corso di accelerazione con Microsoft, ma sono già vecchi. Tremendamente vecchi.
Microsoft non ha inventato un nuovo device, ha semplicemente inventato una nuova era del digitale. Non posso neanche immaginare i confini verso i quali potrà spingersi la creatività umana con uno strumento come HoloLens, non c’è limite a ciò che possiamo raggiungere con una tecnologia così.

You can read the English version here.


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Microsoft for Students

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Questo post è stato scritto da Sara Campagna, Audience Marketing Manager Technical Audiences, Microsoft

 

Ciao a tutti!

Mi presento perché alcuni di voi magari non mi conoscono: nella divisione Developer & Evangelism mi occupo delle iniziative dedicate al mondo Academic. Docenti, Studenti e istituzioni accademiche sono il contesto in cui mi muovo quotidianamente.

Questo breve riassunto è rivolto a chiunque tra voi voglia completare le conoscenza accademica sfruttando al meglio tutte le offerte dedicate agli Studenti. E sempre per essere ancora più vicini al mondo della Scuola raccontateci come la tecnologia sta cambiando la vita in classe direttamente su Scuola.digital

xamarin_studentOgni giovane sviluppatore non può che partire dal nostro programma DreamSpark che, in modo completamente gratuito, offre a Studenti e Docenti strumenti di sviluppo e progettazione professionali.
Ultimamente poi DreamSpark si è arricchito di alcune iniziative molto importanti: innanzitutto il programma Xamarin for Student, annunciato l'estate scorsa, si espande, ed oltre ad una sottoscrizione indie gratuita, adesso include, sempre gratuitamente, il supporto a Visual Studio (compreso Visual Studio Community 2013)!


L’altro importante annuncio, invece, riguarda Azure: azure_studentdallo scorso 24 Marzo, infatti, la piattaforma cloud di Microsoft è stata resa disponibile anche per Studenti, con una sottoscrizione attivabile senza l’obbligo di inserimento di una carta di credito.
Questa nuova sottoscrizione di Microsoft Azure permette di utilizzare quindi, in modo completamente gratuito, i seguenti servizi:

  • Web Apps
  • Visual Studio Online
  • Application Insights

E potete cominciare subito a provare questi servizi attraverso DreamSpark, a questo link!

C’è poi un’altra iniziativa che riguarda ogni studente universitario; infatti, per affrontare al meglio il percorso accademico, Student Advantage offre Office 365 Pro Plus senza costi aggiuntivi, con una licenza per l’installazione su 5 device differenti, che siano PC, Mac o tablet (compreso iPad) e per l’utilizzo di uno spazio di archiviazione illimitato su OneDrive per la sincronizzazione automatica dei dispositivi.
Basta andare su questa pagina, inserire la propria mail universitaria, e cominciare il download! Quest’offerta al momento è disponibile per un gran numero di Università, se l’email non viene riconosciuta non preoccuparti, perché il programma è in rapida espansione, e coprirà presto tutte le Università italiane!

Come ultima cosa, se avete bisogno di formazione su una particolare tecnologia o tematica, magari per un esame, o anche solo per un semplice approfondimento personale potete sempre fare riferimento alla piattaforma Microsoft Virtual Academy dove trovate a vostra disposizione diversi percorsi fra cui scegliere, ognuno formato da diversi corsi: da quelli più introduttivi, per principianti fino a quelli più avanzati.

Ovviamente sarà un piacere avervi ad uno dei prossimi eventi in programma: troverete tutti gli aggiornamenti direttamente qui

E questa è solo una piccola parte di tutte le novità in serbo per voi: per ora è tutto e si torna a studiare Sorriso

Vi aspettiamo su Twitter per eventuali domande o feedback!


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GUEST POST: L’interoperabilità tra Microsoft e Open Source: cos’è e come è possibile sfruttarla

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Questo post è stato scritto da IvanFioravanti, co-founder e CTO 4ward Srl

Punto di partenza...

Che ne penso della nuova Microsoft e della sua “Openness” Vision? DIROMPENTE!

Per me che ho mosso i miei primi passi nel mondo del lavoro sotto il segno del mondo Open, che ho provato di tutto dal Commodore VIC20 in poi, l’idea di poter finalmente coniugare il meglio dell’IT senza fanatismi e senza preclusioni su un’unica piattaforma come Microsoft Azure è un sogno che si avvera: un vero cloud per tutto e tutti, con alle spalle una società dedicata anima e corpo a supportare questa Cloud Vision con persone, servizi e supporto senza eguali nel mercato.

Microsoft Azure è la base per qualunque cosa vi passi per la testa e la facilità con cui potete creare architetture ai confini della realtà è incredibile, così come lo sono i prodotti finali che potete costruire e il mercato che potrete raggiungere in un lampo: il mondo.

Questo è stato il punto di partenza su cui si è basata la nuova cloud vision della nostra 4ward e anche lo spunto per l’evento live del 12 maggio su Microsoft Virtual Academy con Paola Presutto.

Un viaggio insieme con Azure e l’Open Source

Il mio obiettivo in questo articolo è quello di trasmettere a tutti la potenza e la semplicità di Microsoft Azure e la sua totale e reale integrazione col mondo Open Source. Il tutto mostrando un esempio reale e in produzione.
Per dimostare la mia tesi ho preparato qualche “magia”, basata sulle macchine virtuali di tipo “G”, che come dico io “vanno a cannone”. Potrete ripetere voi stessi tutto il procedimento seguendo i passi su GitHub:

https://github.com/ivanfioravanti/easy-azure-opensource

Gli unici prerequisiti sono:

Prima magia: ReplicaSet MongoDB su Azure in 5 minuti

Un ReplicaSet è un cluster con almeno 3 server dove uno fa da primario e gli altri da secondario e con Azure Command Line potrete installarlo in un lampo partendo da macchine Ubuntu di base. Potete creare tutte le macchine che volete semplicemente impostando i vostri parametri nel file common.conf ed eseguendo successivamente il comando

initAzure.sh

Il vero trucco sta tutto nell’ultima parte del comando che segue

azure vm create … --custom-data ./configureMongoDB.sh

Questo parametro vi consente di sfruttare cloud-init, che è un processo nativo nelle immagini Ubuntu, per eseguire i comandi che volete sulla macchina virtuale creata. Per maggiori informazioni potete leggere questo articolo (in inglese).

Per terminare la configurazione del cluster vi basterà collegarvi al servizio MMS di MongoDB e vedrete tutti i vostri server già pronti per essere inseriti in qualunque configurazione voi vogliate.

 

Seconda magia: MongoDB Sharded Cluster in anche meno

Questo secondo trucco vi aiuta a creare un cluster di più nodi MongoDB con singolo server su Azure. Molto utile per sviluppo e testing delle vostre applicazioni in ambienti con sharding (suddivisione dei dati su più nodi). Questo cluster lo uso spesso per mostrare la vera potenza delle macchine G dal vivo e per farlo utilizzo i dati di Siope, che sono alla base del sito http://soldipubblici.gov.it e che rappresentano entrate e uscite di tutti gli enti d’Italia dal 2013 ad oggi.

Ho trasformato i dati da relazionali a documento e successivamente li ho messi in Time Series raggruppando entrate e uscite per ente e per mese, li carico sullo sharded cluster MongoDB creato e faccio qualche query come:

  • 2,5 secondi per vedere la classifica degli
    enti che hanno speso di più in Servizi Scolastici nel 2014
  • 1,6 secondi per raggruppare di tutti i
    costi di tutti gli enti per il 2014 per ente e vedere chi ha speso di piu'
  • 65 ms. per raggruppare tutte le spese del Comune di Milano nel
    2014 per categoria.

La potenza delle macchine G consente un’analisi in tempo reale dei dati di Siope da qualunque punto di vista! Questi dati non li ho ancora resi pubblici perché voglio prima ultimare la procedura automatica di import settimanale degli stessi. Appena pronti potrete usarli per giocare un po’ anche voi con la potenza reale unita ad OpenData di grande interesse.Sarebbe bello collegarci anche la parte di Azure Machine Learning, ma questo lo lasciamo per talk futuri.

 

Esempio reale: 4ward365

4ward365 è il prodotto 4ward su cui abbiamo concentrato tutto quello che abbiamo imparato negli ultimi anni, che unito ad Azure ci ha consentito di creare una piattaforma con una scalabilità infinita e soprattutto fruibile da un mercato globale. Nel mio ultimo talk agli Azure Open Day Microsoft che esortava il pubblico a vedere in Azure un modo per spingere il business delle proprie aziende al di là dei confini italiani e vi assicuro che in quel momento ho pensato: “è proprio vero, spero di riuscire a dimostrarlo durante il talk". E’ questa la vera potenza di Microsoft Azure, dovete vedere Microsoft come il vostro partner tecnologico e commerciale che vi supporta nella creazione e distribuzione delle vostre idee in tutto il mondo!

4ward365 è una piattaforma per la gestione, il monitoraggio e l’analisi di Office 365 dove abbiamo usato tutto quello che Azure mette a disposizione:

  • Web/Worker Role
  • WebJobs
  • VM Linux e Windows
  • Virtual Network
  • Traffic Manager
  • CDN
  • Service Bus
  • Storage (Blob e Queue)
  • Redis Cache (Prodotto spettacolare Made in Italy!)
  • Scheduler
  • Machine Learning
  • Azure Market Place

Per provarla sul vostro Office 365 chiedete al Microsoft Partner che vi segue o registratevi direttamente su http://www.4ward365.com/signup/

Vi aspetto insieme a Paola il 12 maggio per parlarne insieme live!



Ivan Fioravanti



 


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La Corte europea chiamata ad esprimersi su Uber

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Un giudice spagnolo ha chiesto l'intervento della Corte di Giustizia dell'Unione Europea per cercare di dirimere l'ennesima vertenza avviata nei confronti di Uber.
La domanda alla quale i togati europei dovranno rispondere è la seguente: Uber è un semplice servizio di trasporto oppure un servizio digitale, così come la società statunitense lo ha sempre presentato? Il caso costituirà certamente un importante precedente e potrebbe essere presto assunto come punto di riferimento per risolvere in maniera univoca le battaglie legali in corso in tutto il vecchio continente.


Uber viene descritto, dai suoi promotori, come un servizio che funge da intermediario tra i viaggiatori e chi si offre di mettersi alla guida del veicolo. Se, viceversa, Uber venisse derubricato ad un mero servizio di trasporto, allora - in tutta Europa - potrebbero iniziare a scattare restrizioni più incisive nei suoi confronti.

In Italia si è recentemente registrata l'apertura dell'Autorità dei Trasporti che ha auspicato l'approvazione di una normativa certa che dia garanzie ai tassisti muniti di regolare licenza ma, allo stesso tempo, non metta i bastoni tra le ruote alle 'piattaforme tecnologiche che offrono servizi di intermediazione su richiesta e con finalità commerciale': L'Autorità dei Trasporti apre ad Uber: la proposta..
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Rimborso di 150 euro sui Samsung Galaxy S6 e S6 Edge

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150 euro di rimborso per ogni Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge acquistato entro il 9 agosto prossimo. È questa la promozione (GS6 Days) appena lanciata da Samsung per il nostro Paese: chiunque, in questi giorni, acquisterà uno dei due smartphone top di gamma del gigante coreano riceverà 150 euro di sconto.
Non importa se il dispositivo mobile viene acquistato online od in negozio: è però fondamentale che il prodotto sia coperto dalla garanzia italiana. In altre parole, potranno approfittare del rimborso solamente i clienti Samsung che dimostreranno di aver acquistato un Galaxy S6 o S6 Edge recante l'etichetta 'Garanzia Samsung Italia' sulla confezione.


Verificato questo requisito fondamentale, basterà poi - entro il prossimo 16 agosto - portarsi sul sito web Samsung People e registare il proprio nuovo Galaxy inserendone IMEI e caricando online la prova d'acquisto (scontrino o fattura).
Il rimborso di 150 euro sarà successivamente trasmesso mediante bonifico bancario (si dovrà specificare l'IBAN del proprio conto corrente).

Ogni cliente potrà richiedere solamente un rimborso a fronte di un acquisto di un Galaxy S6 o S6 Edge.

Amazon, da parte sua, spiega (vedere questa pagina) che i Galaxy S6 e S6 Edge recanti la dizione 'venduto e spedito da Amazon' rientrano automaticamente nella promozione (a patto che siano acquistati, ovviamente, entro il 9 agosto prossimo).
Per gli articoli commercializzati attraverso Amazon dai venditori terzi (inclusi i dispositivi indicati come 'spediti da Amazon'), è importante chiedere conferma al venditore se l'acquisto possa o meno beneficiare della promozione Samsung.

Tutti i dettagli sulla promozione Samsung sono disponibili in questo documento PDF..
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Visual Studio 2015 pronto per il download in veste definitiva

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Microsoft ha rilasciato la versione finale di Visual Studio 2015, ambiente di sviluppo integrato (IDE) che permette l'utilizzo di diversi linguaggi di programmazione e consente la realizzazione di applicazioni, siti web, applicazioni web e servizi web.
Visual Studio 2015 può essere scaricato da chiunque, in forma completamente gratuita, nella speciale edizione Community. Più complete e a pagamento sono invece le edizioni Professional ed Enterprise (qui prezzi e differenze tra le principali tre edizioni di Visual Studio 2015).

Visual Studio 2015 Community può essere scaricata, installata ed utilizzata gratuitamente - senza limiti di tempo e senza alcun genere di restrizione - da singoli sviluppatori, per progetti open source, nell'ambito di attività di ricerca accademica, per attività di formazione, per l'istruzione e da parte di piccoli team di professionisti.
I singoli sviluppatori che decidessero di scegliere Visual Studio 2015 Community potranno comunque realizzare sia applicazioni gratuite che a pagamento: in altre parole, si potrà sfruttare l'IDE di Microsoft per realizzare programmi professionali rivendibili in licenza a terza.


A disposizione degli sviluppatori che decidono di utilizzare Visual Studio 2015 ci sono Visual C# 6 e Visual Basic 14, oltre Visual F# ed al supporto per C++, Python, Node.js, TypeScript e HTML/JavaScript.

Per la prima volta, poi, Microsoft rilascia uno strumento di sviluppo anche nelle versioni compatibili con Linux, Mac OS X, Apple iOS ed Android.
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