Social networking e applicazioni mobile con funzioni di geolocalizzazione ci sottraggono ogni giorno piccole fettine di privacy. Questo pezzo parte da una domanda molto semplice: sappiamo dove stiamo andando?
È ormai chiaro (se servisse, un mediagramma di Matt McKeon aiuta a schiarirsi le idee) che Facebook, per aumentare la sua appetibilità pubblicitaria, sta rendendo accessibili a chiunque – anche e soprattutto a terze parti con scopi commerciali – la gran parte dei dati che conserva sugli utenti.
Mesi fa sostenevo che la sostenibilità economica di Facebook passasse per la trasformazione del Grande ...
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