Avevano fatto scalpore le dichiarazioni di un esperto Microsoft che aveva indicato, come ricetta per la rimozione di un rootkit particolarmente sofisticato, la completa reinstallazione di Windows. Chun Feng, del Microsoft Malware Protection Center, è però voluto tornare sul tema chiarendo quanto precedentemente sostenuto. Il trojan in questione si chiama 'Popureb' ed il tecnico della società di Redmond aveva proposto, come soluzione, l'impiego di un disco di ripristino per il sistema operativo. Dal momento che un recovery disc riporta l'installazione di Windows ad uno stato precedente, provocando - di fatto - la perdita di alcuni dati, l'approccio prospettato equivale sostanzialmente ad una reinstallazione del sistema operativo.
Feng, aggiornando la sua analisi, ha però aggiunto: 'se il vostro sistema ha subìto un'infezione da Win32/Popureb.
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