Corrado Calabrò, Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), aveva lanciato lo scorso luglio un monito importante: se non si vuol perdere terreno, in Europa e nel mondo, sono necessari investimenti sulla banda larga. L'Italia, ha spiegato Calabrò, è sì ai vertici per diffusione di tecnologie per l''Internet mobile' (5 milioni di chiavette USB per la 'navigazione' in mobilità e circa 15 milioni di smartphone in circolazione) ma è sotto la media europea per ciò che concerne la disponibilità del 'broadband'. Il Presidente di AGCOM aveva osservato come uno scenario del genere abbia conseguenze nefaste per le attività d'impresa. Sono sotto la media, poi, il numero di famiglie connesse alla Rete, gli acquisti online, il contributo dell'ICT al prodotto interno del Paese.
Ed AGCOM ha iniziato proprio in queste ore ad ascoltare i più importanti interlocutori, partendo da Telecom Italia.
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