Dopo 80 anni, passa di mano la proprietà del Washington Post. La famiglia Graham, che ne ha retto le sorti dai primi anni del secolo scorso, lascia la proprietà di uno dei più influenti quotidiani degli Stati Uniti, il quotidiano che fece esplodere il caso Watergate negli Anni Settanta, a Jeff Bezos, fondatore e Ceo di Amazon, che ha accettato di sostenere a tal fine un investimento di 250 milioni di dollari.
Un passaggio che, secondo alcuni osservatori, sembra il preludio di una nuova ridefinizione del panorama informativo internazionale: il calo degli investimenti pubblicitari e la riduzione del numero dei lettori sono i due elementi che stanno mettendo in predicato la sopravvivenza di alcune testate storiche, che in assenza di nuove iniezioni di liquidità finiscono per chiudere o cedere parte dei loro asset, come è accaduto solo pochi giorni fa con il New York Tmes, che per 70 milioni di dollari ha ceduto la proprietà del Boston Globe.
Anche in questo caso, la decisione di vendere deriverebbe da circostanze di pura natura finanziaria.
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